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Bollettino Covid, cambia tutto. Addio colori Regioni e tamponi ad asintomatici. E la quarantena…

Bollettino Covid, cambia tutto. Addio colori Regioni e tamponi ad asintomatici. E la quarantena… Il bollettino Covid cambia e addio alle Regioni a colori, così come i tamponi agli asintomatici. Anche il sistema attuale di quarantena per i positivi è al vaglio. Tutte le novità sono state anticipate dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa, intervenuto poco fa ai microfoni di SkyTg24. Dall’esecutivo emerge quindi la volontà di cambiare alcuni aspetti nella comunicazione e nella gestione della pandemia di Covid-19.

Sul bollettino dei casi quotidiani. «Credo che nelle prossime settimane è destinato a cambiare. C’è profondo rispetto per il Cts, è stato il nostro faro in questi mesi difficili, ma credo che per quanto riguarda la comunicazione, e quindi il bollettino, sia una scelta politica più che scientifica. Dobbiamo tenere conto di uno scenario cambiato, non dobbiamo sottovalutare che 27 mln di italiani hanno ricevuto la terza dose. Credo che modificare la comunicazione possa essere utile per stimolare coloro che non si sono ancora vaccinati», ha detto Costa.

Sulle Regioni a colori. «L’Italia a colori è stato un sistema utile e condiviso con le Regioni. Credo che una riflessione possa essere fatta, di fronte a un popolo italiano che per il 90% si è vaccinato, credo che dobbiamo dare delle prospettive ai cittadini».

Regoke scuola. «Basta scuole chiuse anche nei comuni in zona rossa, basta bollettini con l’elenco generico dei contagiati. I cittadini sono stanchi e stremati, ora è tempo di dare prospettive positive per chi ha fatto il proprio dovere da due anni», afferma lo stesso Andrea Costa in una intervista al Giornale.

Il bollettino Covid cambia e addio ad alcune regole attuali: le anticipazioni di Costa

Sui tamponi agli asintomatici. «L’obiettivo è quello di convivere con il virus. Dunque, per prima cosa, smettiamola di fare i tamponi agli asintomatici. Non è che tutti i giorni bisogna misurarsi la febbre per capire se si ha l’influenza. Il termometro si usa solo se non ci si sente bene. Se vogliamo la convivenza con il virus dobbiamo poter circolare liberamente, con le dovute cautele, ovviamente, cioè l’uso delle mascherine che ormai non fanno più paura a nessuno mentre sono molto importanti per impedire la trasmissione del virus».

Quella dell’Emilia Romagna, che ha introdotto l’autotesting con tampone rapido casalingo per chi ha fatto due dosi di vaccino, per Costa «è un’iniziativa che merita di essere approfondita in un percorso condiviso e valutare la possibilità di estenderla al tutto il territorio nazionale perché alleggerisce il carico dei servizi sanitari ed è una grande semplificazione per i cittadini».

Sulla quarantena per i positivi vaccinati. «Appena entriamo in una fase endemica la quarantena va ridotta. Oppure si blocca il paese. L’Iss dice che i vaccinati hanno un rischio minimo di finire in ospedale. Mentre la pressione ospedaliera cresce a causa di quelli non vaccinati per scelta. E per colpa loro si rischia un lockdown di fatto».

Anche nelle scuole le regole vanno cambiate, «sempre adottando le dovute cautele e senza abbassare la guardia, credo che dalle scuole medie in su, dove la platea dei vaccinati supera l’80%, tutti i ragazzi vaccinati dovrebbero stare in classe, anche se ci sono due o tre positivi. La dad è inevitabile solo per i più piccoli quando ci sono contagi perché loro sono ancora molto scoperti».

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