Locatelli: “Omicron meno pericolosa per 2 fattori. E c’è un dato straordinario…”. Franco Locatelli su Omicron, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico fa il punto della situazione in merito alla variante sudafricana in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Non condivide il pessimismo Franco Locatelli, coordinatore del Cts.
«Certamente siamo in una situazione delicata e con numeri ancora crescenti per quel che riguarda l’incidenza d’infezioni. Tuttavia, la crescita percentuale dell’ultima settimana è stata inferiore alla precedente e, negli ultimi giorni, vi sono evidenze di chiara decelerazione della curva epidemica in linea con quanto osservato in altri Paesi. Nel Regno Unito si sta assistendo alla riduzione dei ricoveri».
Mentre da noi gli ospedali sono vicini al collasso.
«La pressione sulle strutture sanitarie nelle ultime settimane è decisamente aumentata. Il rischio da scongiurare è di danneggiare i pazienti con patologie differenti dal Covid riducendo il numero di procedure mediche o chirurgiche. A questo rischio può contribuire anche un elevato numero di contagi tra gli operatori sanitari che è certamente non trascurabile. Non possiamo parlare però di ospedali vicino al collasso».
Perché?
«Nelle passate ondate come quella dello scorso inverno abbiamo avuto, pur in assenza di varianti così contagiose, numeri doppi di ricoverati sia nelle aree mediche sia nelle rianimazioni. È il frutto del largo numero di vaccinazioni effettuate: quasi 120 milioni di dosi somministrate e 26 milioni di persone che hanno ricevuto la dose booster sono numeri straordinari e hanno consentito di proteggere largamente dal rischio di malattia grave o addirittura fatale gli italiani».
Locatelli: “Omicron meno pericolosa per 2 fattori”
[…] Perché allora dite che Omicron è meno pericolosa di Delta?
«La minor severità delle infezioni osservate nei contagiati da Omicron è data dalle caratteristiche biologiche della variante (minor capacità di legarsi a cellule polmonari) e, soprattutto, dalla presenza della copertura conferita dai vaccini.
Sarebbe sbagliato pensare però che Omicron, in soggetti non adeguatamente protetti dal vaccino, non possa determinare malattia grave o anche fatale. Uno studio sudafricano recentemente sottoposto alla rivista Lancet riporta chiaramente che in quel Paese, dove la popolazione è molto più giovane di quella italiana, vi sono stati in 4 settimane 258 decessi in ospedale per Omicron, 126 dei quali in pazienti ultra 60enni».
L’asintomatico infettato da Omicron può contagiare?
«Assolutamente sì. È ormai chiaro da tempo che nelle secrezioni dei soggetti contagiati da Sars-CoV-2 possono, specie nei primi giorni dopo il contagio, albergare anche carichi virali importanti e, dunque, si può essere significativamente contagianti».
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