Covid restringe il pene: 30enne subisce riduzione di 4 cm per danno vascolare. Un uomo negli Stati Uniti ha affermato che il suo pene si è ridotto di circa 4 centimetri a causa del danno vascolare che ha subito dopo aver contratto il Covid. La sfortunata vittima, un uomo etero sulla trentina, accusa un “profondo impatto sulla mia autostima e sulle mie capacità a letto”.
Il 30enne ha contratto il virus in forma grave nel luglio dello scorso anno. E dopo essere stato dimesso dall’ospedale ha iniziato ad accusare rimasto disfunzione erettile. Il problema si è poi risolto nel tempo, ma il paziente ha scoperto che il suo pene si era contratto. Per i medici si tratta probabilmente di una condizione permanente a causa del danno vascolare nel suo tessuto erettile.
E a tal proposito c’è anche una conferma che arriva da uno studio dell’University College di Londra su 3.400 persone. Ebbene, stando ai risultati, la riduzione del pene è risultato essere un sintomo, anche se molto raro, tra i 200 che hanno sviluppato il long Covid.
Inoltre, uno studio della Miller School of Medicine dell’Università di Miami, pubblicato sul World Journal of Men’s Health, ha mostrato che la disfunzione diffusa delle cellule endoteliali dovuta all’infezione da Covid-19 può contribuire a una disfunzione erettile significativa.
Covid restringe il pene: la denuncia di un 30enne
Parlando nel podcast di consigli sul sesso How To Do It, il paziente ha raccontato la sua vicenda: «Sono un uomo eterosessuale sulla trentina. A luglio dello scorso anno ho contratto il Covid ed ero molto malato. Quando sono uscito dall’ospedale ho avuto dei problemi di disfunzione erettile. Quelli gradualmente sono migliorati con un po’ di cure mediche, ma è rimasto il problema: il mio pene si è rimpicciolito.
Prima di ammalarmi ero al di sopra della media, non enorme, ma decisamente più grande del normale. Ora ho perso circa quattro centimetri e sono diventato decisamente inferiore alla media. Apparentemente è dovuto a un danno vascolare e i miei medici sembrano pensare che sia probabilmente permanente. Non dovrebbe davvero importare, ma ha avuto un profondo impatto sulla mia fiducia in me stesso nelle mie capacità a letto”, le sue parole riportate dal Daily Mail.
All’uomo ha risposto il dottor Charles Welliver, urologo e direttore della salute maschile presso l’Albany Medical College di New York. Secondo il medico l’infezione da Covid può effettivamente causare disfunzione erettile e, in alcuni casi, un restringimento del pene. Ipotesi confermata anche dalla dottoressa Ashley Winter, urologa con sede in Oregon. Tuttavia, secondo Welliver e Winter con una terapia riabilitativa a base di farmaci, si possono recuperare i centimetri persi.
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