Tommaso Zorzi: “Su Drag queen troppi pregiudizi. Flirt con Meloni? Vi spiego. E sul futuro…”. L’ex gieffino Tommaso Zorzi è tornato in tv a Drag Race Italia su Real Time, dove è giudice con la drag queen Priscilla e l’attrice Chiara Francini. Ne ha parlato in una intervista a ‘Il Fatto quotidiano’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Tommaso, che cos’è Drag Race? Provi a spiegarlo a chi non l’ha mai visto.
“È un talent che ruota ad un oggetto centrale: l’arte drag, che è un grande contenitore visto che le protagoniste devono sapere cantare, cucirsi degli abiti – spesso monumentali – recitare, ballare, fare spettacolo e comedy. È la celebrazione di un’arte, per altro ancora poco valorizzata in Italia”.
Quanti pregiudizi e cliché ci sono ancora sulle drag?
“Troppi. Qualcuno ancora le associa ad una rappresentazione grottesca del mondo Lgbt e delle donne, altri sono fermi al preconcetti sordidi. In realtà è molto altro: c’è il talento e ci sono storie di un pezzo di umanità per troppo tempo derisa, offesa e bullizzata”.
[…] Quando le hanno proposto di fare il giudice di Drag Race Italia qual è stata la sua reazione?
“Sono rimasto pietrificato. «Ma stiamo scherzando?». Poi ho chiamato il mio migliore amico e gli ho detto: «Non puoi capire cosa mi hanno proposto di fare. Sparala più alta che puoi». «Sanremo o Drag Race». Io sono un cultore totale di questo show ed è stata una fortuna enorme esordire con un ruolo così”.
[…] Meloni, è stato accusato di aver «flirtato» con lei durante una puntata del Costanzo Show e una parte della comunità Lgbtiq+ non glie lo ha perdonato.
“Leggevo critiche così aspre che mi sono rivisto quel pezzo decine di volte. Lei mi ringraziava per il tormentone «Io sono Giorgia» e io forse non ho risposto come avrei dovuto. Non sono stato incisivo? Sì. Mi comporterei in un’altra maniera. Sì. Mi sono scusato più volte ma i miei detrattori hanno continuato a darmi addosso pur avendo specificato il mio pensiero e avendo criticato sempre le politiche di Meloni o Salvini. Più di così non posso fare”.
Tommaso Zorzi: “Drag Race? Vi spiego il talent”
Alla vigilia di Drag Race è partita una raccolta firme e sui forum è stato accusato tra le altre cose di essere «simpatizzante di politici di destra, razzista, bifobico».
“Guardi, ho ricevuto in questi mesi le minacce dei neofascisti e dei no vax che mi hanno scritto robe tipo «sappiamo dove abiti, veniamo a spaccarti la faccia», si figuri se me la prendo una raccolta firme. Se mi danno del fascista io querelo, se mi danno del razzista pure. Hanno detto che sono bifobico per una battuta infelice fatta alla Mello al Gf Vip. Non rispondo più ricordando che ho una sorella bisessuale perché mi sembra come dire «ho molti amici gay»”.
Perché una parte della comunità gay la detesta?
“Credo per un odio nei miei confronti in quanto personaggio. Alle critiche sono abituato ma quelle di una parte della comunità Lgbt mi fanno più male: mi sono sempre esposto, ci ho messo la faccia, ho supportato molte associazioni e non è bello ricevere offese spesso pretestuose, anche perché ho la sensazione che arrivino da chi, per altro, fa l’attivista dal divano di casa e non ha mai mosso un dito per la causa”.
[…] La popolarità le è esplosa tra le mani un anno fa, al Grande Fratello Vip. Il successo l’ha più destabilizzata o galvanizzata?
“La destabilizzazione presuppone una stabilità che non ho mai avuto. Ironia a parte, è cambiata la mia vita professionale, non quella privata. È un attimo essere fagocitati o credere che il mondo sia quello dei set e degli show. Io sono molto con i piedi per terra: frequento gli amici del liceo, amo ciò che faccio ma non vedo persone dell’ambiente dello spettacolo, a parte rare eccezioni”.
[…] A proposito di sovraesposizione televisiva post Gf: ci sono delle scelte che non rifarebbe?
“No, perché mi è servito tutto. Forse farei le cose in maniera diversa, con più attenzione. Ho sbagliato a non avere più cura di certi progetti ed è una cosa che mi rimprovero”.
Tommaso Zorzi: “Su Drag queen troppi pregiudizi…”
Pensa di essere stato più criticato o sopravvalutato in quei mesi?
“Sopravvalutato. E ne ero consapevole. In certi momenti leggevo cose assurde, sia in positivo che in negativo, e mi dicevo: «Anche meno»”.
[…] In che rapporti vi siete lasciati con Mediaset?
“Ottimi. Hanno capito le mie necessità e le hanno rispettate”.
Rifarà l’Isola dei Famosi come opinionista?
“Non credo, desidero restare a Discovery”.
[…] Negli ultimi mesi si è preso spesso delle pause dai social. Detox o strategia?
“Un po’ per giocare di sottrazione e non stufare il pubblico. Un po’ perché ho fatto i conti con una paura: quella di non postare e dunque non esserci. Ho capito che era una scemenza. Soprattutto se non ho cose interessanti da dire, mi eclisso”.
Ha cambiato anche i suoi contenuti?
“Sì, prima facevo cento storie parlando magari di sesso orale, ora ho messo dei paletti. Anche per non alimentare articoli e polemiche. O per non essere strumentalizzato, come accade ad esempio ogni volta che tirano fuori quel video in cui bevevo birra la mattina: avevo 19 anni, capita a tutti di sbagliare”.
Questa virata centra anche con il fatto che dei private equity abbiano investito su di lei?
“Non c’è nulla di scritto, è una mia scelta. Certo, questa cosa ha cambiato un po’ la prospettiva. Credo di essere uno dei primi in Italia, nel settore dell’intrattenimento: per dirla in parole semplici, è come cedere una parte dei diritti di immagine a un fondo privato, che ti aiuta a crescere non solo come personaggio ma come azienda. Questo mi aiuta ad alzare l’asticella”.
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