Rettore: “Berlusconi? Non è lui il famoso spasimante. Una donna famosa mi ha corteggiato”. Donatella Rettore su Berlusconi e non solo, la cantante ripercorre le tappe della sua vita privata rivelando alcuni interessanti retroscena in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] a vederla lei sembra il simbolo della salute: piena di energia, curata, provocatoria a Sanremo, spesso battagliera in televisione.
«Ma perché sono la Rettore, mi chiamano per fare casino, è sempre stato così. Lei dice che sono intramontabile e io le dico che alla gente piaccio perché dico quello che penso. Anche ai giovani».
Certe sue sfuriate sono memorabili.
«Quasi sempre legate a ‘sto cavolo di Sanremo. Una volta mi scontrai in diretta con Marcella Bella e Vincenzo Mollica disse quello che non doveva dire, cioè che eravamo due primedonne. Io risposi che lì di primadonna ce n’era una sola. Oggi con Marcella siamo amiche e cantare con lei è una goduria».
[…] Il testo di «Kobra» però fece arrabbiare più di uno.
«Una professoressa di Palermo presentò una specie di esposto dicendo che io traviavo i giovani. Mi arrabbiai , perché mi sentivo pura come una cascata d’acqua di roccia».
[…] Dunque nella vita si è presa tutto il piacere che una donna poteva prendersi?
«Guardi, la mia prima volta è avvenuta a diciannove anni ed è stata una bella fatica. Ma si doveva fare, lui sarebbe poi partito e rimasto via a lungo».
Con chi l’ha fatto?
«Con Claudio Rego, l’uomo con cui sto ufficialmente dal 1977!»
Ma Rettore, questa lei la chiama trasgressione?
«E che ci posso fare se siamo ancora innamorati? Certo, non siamo riusciti ad avere un figlio, cosa che abbiamo desiderato tantissimo. Però io ci ho provato: mi sono presa dei lunghi periodi di riposo, ho cercato di allontanare lo stress per favorire la fecondazione, ma niente, il figlio non è arrivato e pazienza».
Rettore: “Berlusconi? Non è lui il famoso spasimante”
Su, racconti una trasgressione vera.
«Guardi, tanto per farle capire: nel periodo in cui Biscardi mi invitava al Processo del Lunedì perché sono una tifosa della Hellas di Verona, un giorno incontrai Corrado Pani. Mi fece una corte discreta, poi mi invitò a cena ma io gli risposi che Claudio mi aspettava fuori, come sempre».
Abbiamo capito, «di notte specialmente» non succede niente.
«In verità ho avuto un corteggiatore particolare e molto famoso, ma non posso rivelare il nome. E se è per questo anche una spasimante donna. Ma non dirò mai chi sono. Ah, per chi lo stesse pensando, no, non è Berlusconi: l’ho conosciuto bene, ma non mi ha mai filato. Chissà perché».
Donatella Rettore è anche un look indimenticabile. Le paillettes, i lustrini, i capelli dritti, le spalline. Oggi vediamo tante cantanti esibire un look simile.
«Sì ma adesso non mi faccia fare come i Cugini di Campagna: se qualcuna oggi si veste come mi vestivo io sarà sicuramente un caso e non perché mi sta copiando. Però una cosa mi vanto di averla fatta».
E qual è?
«Io ho sdoganato il fisico maturo. Minigonne dopo i quarant’anni, scollature dopo i cinquanta. Se una ha un bel corpo non capisco perché non si possa fare. Questa è stata, diciamo, un’altra fase della mia carriera, un nuovo messaggio rivolto alle donne: credete in quello che siete».
[…] Ha più amici o amiche?
«Guardi, sia l’uno che l’altro. Ma mi piace qui citare una donna molto intelligente e che è stata spesso vittima di pregiudizi: Sabrina Salerno. È simpatica, talentuosa, fa battute formidabili, mi fa ridere. Purtroppo non sempre il mondo coglie quello che siamo. O non fino in fondo».
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