Gianni Triolo, il questore di Biella si uccide in ufficio con la pistola di ordinanza. È morto Gianni Triolo, il questore di Biella si uccide in ufficio con la pistola di ordinanza. A ritrovare il corpo senza vita del 60enne, al primo incarico da questore, è stata la donna delle pulizie nella mattinata di ieri, sabato 18 dicembre, quando è entrata nel suo studio per rassettarlo.
La donna lo ha trovato seduto sulla sua sedia e pensava stesse lavorando Ma quando si è avvicinata ha fatto la terribile scoperta. Triolo era arrivato a Biella con l’inizio della pandemia, dopo aver lavorato per anni a La Spezia, dirigendo l’anticrimine ed era stato poi vicario, ruolo che aveva ricoperto anche a Pisa. A La Spezia era rimasta la famiglia. Per spiegare il suo gesto avrebbe anche lasciato un messaggio. Restano ancora senza motivo le cause che hanno spinto il questore a togliersi la vita.
La notizia ha lasciato nello sconcerto la comunità Biellese. Su Facebook Claudio Corradino, sindaco di Biella, scrive: “La Città di Biella è in lutto. Siamo tutti profondamente scossi e addolorati per la notizia che ci ha raggiunto stamane. Il questore Gianni Triolo era entrato in punta dei piedi nella nostra comunità, ma in poco tempo aveva saputo guadagnarsi il rispetto e la stima di tutti.
Ho visto il questore ieri, al Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico e non riesco a credere a ciò che è accaduto. Ci siamo scambiati gli auguri, era una persona piacevolissima, con la quale abbiamo sempre collaborato con profitto. Anche da figlio di poliziotto sono particolarmente toccato da questa notizia tremenda”, scrive il primo cittadino.
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