Pressione sanguigna e inquinamento: scoperta correlazione. Cosa succede a chi vive in aree inquinate. Vivere in aree ad alto inquinamento atmosferico può causare ipertensione, suggerisce uno studio spagnolo. I ricercatori dell’Istituto di ricerca biomedica di Málaga e di altri istituti hanno reclutato 1.100 volontari tra il 2009 e il 2010, che sono stati sottoposti a screening fisico. Nessuno aveva la pressione alta all’inizio dello studio.
Hanno anche esaminato i livelli di inquinamento atmosferico in cui i volontari vivevano e lavoravano, sulla base di misurazioni effettuate nelle stazioni di qualità dell’aria, in particolare, alle concentrazioni di composti denominati particolato 10 o PM10 e particolato 2,5 o PM2,5.
Nel 2016 il gruppo di studio è stato rivalutato, quando 282 degli esaminati avevano sviluppato problemi di ipertensione. Gli scienziati hanno scoperto che i volontari che vivevano in aree in cui le concentrazioni di PM10 e PM2,5 erano più alte.
Pressione sanguigna e inquinamento: scoperta correlazione
Da qui la scoperta: l’inquinamento atmosferico, in generale, aumenta di quasi il 50% le probabilità di sviluppare problemi di pressione alta, rispetto a quelli che vivevano nelle zone a minor inquinamento.
“I nostri dati sono coerenti con un ampio corpus di prove che suggeriscono che l’inquinamento atmosferico può contribuire alla patogenesi dell’ipertensione”, le parole di Gemma Rojo, coordinatrice dello studio, riportate dal Daily Mail.
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