Killer dello zodiaco, identità scoperta 50 anni dopo: ecco chi è il pericoloso serial killer. Ha commesso numerosi omicidi negli anni sessanta e da allora non aveva né un volto, né un nome. Ma adesso il pericoloso serial killer dello zodiaco ha un’identità. Si tratta di un imbianchino morto nel 2018. A fare la scoperta una task force di investigatori che hanno ricevuto una soffiata rivelatasi poi una miniera d’oro di prove.
All’inizio dello scorso ottobre i “Case Breakers”, questo il nome dato al gruppo di super poliziotti, hanno identificato Gary Francis Poste, morto nel 2018, come il presunto serial killer dello zodiaco. Poste sarebbe il responsabile di molteplici omicidi avveuti nel nord della California alla fine degli anni ’60.
Tramite alcune foto dell’uomo recuperate dopo la sua morte, gli investigatori si sono resi conto che le cicatrici sulla fronte del presunto serial killer erano identiche a quelle riportate sull’identikit diffuso dalle forze dell’ordine. Un altro indizio importante era emerso nelle lettere inviate al San Francisco Chronicle.
Infine il sospetto aveva regalato le sue armi e i suoi proiettili prima di morire. E proprio questi regali hanno dato la quasi certezza sull’identità dell’assassino. Il capo della task force ha infatti ricevuto una soffiata dalle sue fonti che avvertivano di una potenziale miniera d’oro di prove in una remota città.
“Secondo i vecchi soci dell’imbianchino presunto serial killer, pochi anni prima della sua morte nel 2018, all’età di 80 anni, aveva regalato in segreto le sue armi. Si tratta di parti di pistola, polvere da sparo, proiettili e bossoli – più di un migliaio di 25 diversi calibri – ai suoi amici del posto. E la maggior parte di questi ‘doni’ è rimasta intatta negli scantinati e negli armadi, da allora”, fanno sapere dalla task force.
Killer dello zodiaco, identità scoperta 50 anni dopo
I poliziotti sono andati sul luogo ed hanno raccolto gli oggetti per farli esaminare nei laboratori di tre diversi Stati. La polizia crede di aver in mano le prove che inchiodano il killer dello Zodiaco più di cinque decenni dopo. “Per i miei uomini sono prove inconfutabili”, ha detto Thomas J. Colbert, capo del gruppo di investigatori, a Fox News.
”Abbiamo anche sei persone a cui ha confessato di essere il killer dello Zodiaco. E poi, naturalmente, le scene del delitto a Riverside“, ha aggiunto. Il team di investigatori ha anche utilizzato prove fotografiche per confrontare una cicatrice distintiva vista sul pericoloso serial killer. Inoltre, hanno chiesto all’FBI di confrontare anche il DNA.
“L’indagine dell’FBI sul killer dello zodiaco rimane aperta e irrisolta. A causa della natura in corso delle indagini e per rispetto verso le vittime e le loro famiglie, non forniremo ulteriori commenti in questo momento“, si legge in una nota dell’FBI.
Il Killer dello zodiaco si ritiene sia responsabile di Cinque persone pugnalate a morte o uccise a colpi di arma da fuoco nel nord della California nel 1968 e nel 1969. In quella occasione il killer inviò lettere e crittogrammi di scherno alla polizia e ai giornali. Alcuni dei suoi crittogrammi includevano simboli e riferimenti astrologici, per questo è stato soprannominato “Zodiac”.
Secondo le informazioni rilasciate dai Case Breakers, l’assassino è anche responsabile della brutale uccisione di Cheri Jo Bates, 18 anni, trovata accoltellata 42 volte e quasi decapitata il 31 ottobre 1966, a Riverside. La lunga scia di omicidi irrisolti ha ispirato molti libri, documentari, film e serie televisive.
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