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Monica Bellucci: “Critiche? Ho avuto giudizi feroci, ma avevano ragione su un aspetto”

Monica Bellucci: “Critiche? Ho avuto giudizi feroci, ma avevano ragione su un aspetto”. Monica Bellucci, le critiche e i sacrifici per la carriera e non solo. L’attrice si racconta ripercorrendo alcune tappe della sua vita professionale in una intervista a ‘La Repubblica’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

La sua carriera?
«È fatta di tutto, contiene successi e film mai usciti, andati male. Tutto serve a imparare. Chiuso il set per me un film, anche se hai dato l’anima, è finito. Ha una vita che non dipende più da te. È l’opposto del teatro, il teatro sei tu. Qualcosa di artigianale, sincero: sei a nudo».

Lo ha scoperto con “Maria Callas, Lettere e memorie” di Tom Volf, parole e sentimenti della Divina. Parigi, Spoleto, ora la tournée.
«Le parole di Maria Callas mi hanno permesso di andare oltre l’immagine, penetrare nel lato più intimo ed emotivo, mi hanno toccato nel profondo. Malgrado la paura mortale del palco, non ho potuto dire di no».

[…] Cosa le dà il teatro? Avrebbe voluto iniziarlo? Il rapporto con i media?
«Non avrei potuto. Ho una timidezza pazzesca, anche se non sembra. Oggi ho l’esperienza di trent’ anni di cinema. Avevo già avuto proposte, stavolta ho detto: lo faccio. È iniziata come una cosa piccola al Teatro Marigny, 450 posti, a Parigi. Poi mi ha chiamata il direttore di Spoleto. L’ho portata in Grecia con l’orchestra, andrò a Istanbul, Londra, New York. Un progetto intimista va in una direzione che non avevo previsto».

Monica Bellucci: “Critiche? Ho avuto giudizi feroci”

Anche lei ha sacrificato la sua vita all’inizio della carriera?
«No. Io ho vissuto la vita che mi sono scelta. Nei pro e nei contro. Da giovane volevo andarmene dalla provincia. Il lavoro mi ha permesso di viaggiare. Mi piaceva il mondo dell’immagine, non sapevo da dove iniziare. Sui banchi di scuola sognavo Avedon. Il cinema era un mondo impenetrabile. Nella vita le cose succedono, per caso, poi con lo studio sviluppi le qualità».

[…] Il rapporto con i media?
«È cambiato nel tempo. All’inizio ero solo una che veniva dalla moda al cinema. Avevo un’immagine predefinita, ci si aspettavano cose che non ero ancora in grado di dare. Ho avuto giudizi feroci, ma avevano ragione, avevo molto da migliorare».

[…] Dalla Francia cosa vede dell’Italia?
«Da quando c’è Mario Draghi sento che c’è un po’ di fiducia in più. Mi pare abbia fatto sentire tutti più rappresentati, protetti».

Il momento più felice nella vita?
«L’immagine più forte è quando ho visto nascere le mie figlie, ho fatto due parti naturali».

Momenti dolorosi?
«Mi piace condividere il piacere, sono troppo pudica per parlare di dolore».

Mai perso l’entusiasmo?
«Sono curiosa, vado verso gli altri, mi miglioro. Cerco di non lasciare che le cose spengano questa energia».

Il più grande sogno oggi?
«Un sogno impossibile, perché tutto si muove. Svegliarmi la mattina sapendo che quelli che amo, i miei genitori, 83 e 77 anni a Città di Castello, stanno bene. Dopo il Covid abbiamo di più il senso che tutto può cambiare in un momento. Poter vivere tranquillamente è una gran cosa».

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