Staffelli: “Tapiro Ambra? Ricevute minacce di morte. C’è un filo che lega il suo film a questa storia…”. Valerio Staffelli e il Tapiro ad Ambra Angiolini, l’inviato di Striscia la notizia racconta la sua versione sull’episodio tanto discusso in una intervista rilasciata al settimanale ‘Chi’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Perché il tapiro ad Ambra e non ad Allegri?
«Abbiamo deciso di andare da Ambra perché il tapiro viene tradizionalmente consegnato al presunto attapirato, non abbiamo mai fatto distinzioni tra uomini e donne, infatti lo abbiamo dato in passato anche a volti famosi come Riccardo Scamarcio e Fabrizio Corona, sempre peri loro amori da copertina infranti».
Non ha pensato, poi, di portarlo anche ad Allegri?
«No, perché è stato montato un caso assurdo sul nulla. Ci aspettavamo che Ambra in radio chiarisse, dicendo che io non l’avevo aggredita e che si era spiegata al telefono con Vanessa. Addirittura i suoi avvocati hanno minacciato di querelarci per l’intromissione nella sua vita privata. Incredibile. Voi di “Chi”, allora, che per primi avete scoperto la nascita dell’amore tra Ambra e Allegri e poi per primi avete scoperto la fine del loro amore, dovreste avere l’ergastolo garantito».
Ma lei ha chiamato Ambra prima del servizio per mettersi d’accordo sulla consegna?
«No, sapevo a che ora sarebbe uscita dalla radio dove lavora e mi sono messo li fuori ad aspettarla. Quando è uscita, è entrata in macchina e io mi sono avvicinato con garbo per chiederle se potevo consegnarle il tapiro. Avrebbe potuto mettere in moto e andarsene come ha fatto qualche giorno fa Mourinho e, invece, è scesa, ha fatto battute simpatiche e mi ha pure invitato a pranzo. Le immagini del fuori onda che abbiamo poi diffuso sono inequivocabili».
[…] Ambra aveva voglia di parlare o è stata solo gentile?
«Dopo 26 anni e 1.400 tapiri posso dire che, quando una persona è così simpatica e alla fine saluta e va via, e ti raccomanda addirittura di non inserire nel montaggio delle battute che possano stravolgere il senso delle sue dichiarazioni, è ovvio che penso sia andato tutto bene. Avevo consegnato tapiri ad altre donne per la fine dei loro amori, vedi Belen o Diletta Leotta, e non c’è stato nessun problema».
Staffelli: “Tapiro Ambra? C’è un filo che lega il suo film a questa storia…”
Che cosa le hanno detto sua moglie e sua figlia?
«La sera della consegna del tapiro hanno detto entrambe che Ambra era stata molto simpatica, poi, nei giorni seguenti, sono arrivate minacce di morte e insulti anche a loro».
È dispiaciuto?
«Sono dispiaciuto che Ambra non abbia smorzato i toni, avendo comunque gli strumenti per farlo. E poi la vicenda dell’addio fra Ambra e Allegri ha avuto altri sviluppi: dopo l’ondata di insulti a noi, salta fuori la storia del capello biondo trovato nella macchina di Allegri, una cosa che potevano sapere solo i due interessati, quindi o lui o lei l’hanno detto alla stampa. Allegri ha detto più volte di non volerne parlare.
Chi sarà stato? Poi, dopo la storia del capello, arriva quella dell’affitto che Ambra avrebbe dovuto pagare ad Allegri per continuare a vivere a casa sua. E ancora, il tatuaggio di Ambra e della figlia. Mi sembra che ci sia un filo logico che porta all’uscita del nuovo film di Ambra dove, guarda caso, interpreta il ruolo di una donna abbandonata».
Lei pensa male.
«Io riporto solo dei fatti accaduti. Se unisci i puntini, viene fuori la figura del tapiro. Lo abbiamo pure dimostrato, smontando passo per passo le varie incongruenze nel servizio mandato in onda il 3 novembre».
Che cosa è successo dopo che avete mandato il video intero della consegna?
«Molte donne che ci avevano attaccato hanno cambiato idea. “Allora le cose non sono andate come pensavamo”. Siamo stati zitti per un po’ sperando che Ambra avrebbe chiarito, così non è stato. E consideri che Vanessa è stata bravissima perché l’ha chiamata, ma non ha mai parlato di questa telefonata, ha aspettato che lo facesse lei. Ma non è successo e Vanessa è stata ricoperta di insulti sui social, tanto che ha dovuto addirittura bloccare i commenti, ha ricevuto minacce terribili rivolte sia a lei che a suo figlio».
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