Claudia Pandolfi: “Michele Placido mi ha scoperto ma gli raccontai una bugia. Io nuda? Non avrei problemi sul set”. Claudia Pandolfi e Michele Placido, l’attrice romana, 46 anni, racconta l’episodio che di fatto l’ha lanciata nel mondo del Cinema in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi
Sono trent’anni che fa questo mestiere.
«Mi hanno conosciuta in tutte le salse. Di recente mi hanno detto: lo sai che sei simpatica. E’ una cosa buffa. Forse dipende dal fatto che prima il mio disagio fuori dal set usciva da tutti i pori, ora lo sono meno, o meglio lo sono in modo più spensierato e meno ingrugnito».
Ma lei non è affatto antipatica.
«Cosa posso dire, grazie, spesso invece risulta così. Sui set non mi isolo, è che non mi piace raccontarmi. Vorrei esistere solo nei personaggi che interpreto».
Allora diventare famosa è stata una scocciatura…
«No, fu uno choc, stare al centro dell’attenzione non mi appartiene, quando lavoro sono protetta. Finito un set mi sento subito in un altro set, è una cosa alienante ma accade nella realtà».
[…] Ma, a parte Virzì, l’altro cinema, quello dei Festival, non la chiama.
«Non c’è un solo regista intellettuale che non mi abbia chiamato a un provino, anche quello che passa per essere il più altero di tutti, tanto avete capito di chi parlo. Lo fanno per curiosità. Non importa, io mi diverto, anche se a volte mi chiedo perché non prendono me. Non mi volete? Tié, mi diverto lo stesso. Io sono felice così. Ma poi cosa vuol dire il cinema dei Festival…Il vero mondo è fuori, quello è un mondo così astratto».
Virzì l’ha chiamata per la terza volta.
«Quando mi chiama sono entusiasta. Coglie chiavi intime senza voyeurismo. Il mio primo film con lui è Ovosodo, mia sorella Enrica, che ha dieci anni meno di me, faceva mia sorellina, poi non ha voluto proseguire come attrice, non si divertiva, fa la segretaria di edizione al cinema. Questo nuovo film con Paolo si intitola Siccità, in una Roma dove non piove da tre anni, io sono un medico di Pronto Soccorso, una donna dura, imperscrutabile».
Claudia Pandolfi: “Michele Placido mi ha scoperto ma gli raccontai una bugia”
[…] Come ha cominciato?
«Michele Placido mi aveva vista a Miss Italia, era l’edizione vinta da Martina Colombari. Lì, mentendo e non mi chieda perché l’ho fatto, ancora adesso non saprei cosa rispondere, dissi che avrei voluto diventare attrice. Mica vero, mi vedevo come insegnante di ginnastica. E avrei fallito perché sono troppo alta, i muscoli, le articolazioni…Insomma mi ritrovai a girare con Placido il mio primo film, a 18 anni, Le amiche del cuore. Mi diedero otto milioni. Con i soldi mi iscrissi anche a una scuola privata, feci quattro anni in uno e mi diplomai in ragioneria».
[…] La lettera che nel 1999 scrisse al Corriere per spiegare il suo matrimonio lampo con Massimiliano Virgili, lasciato per Andrea Pezzi, nozze corte come un gatto in tangenziale…
«È stato uno sbaglio, ho capito dopo che nella vita non bisogna giustificarsi. Era un periodo turbolento. Sono passati tanti anni, sono diversa da allora: ma chi non lo è?».
E ora si è sposata con Marco De Angelis per strada, a Barcellona, un “rito” per voi due.
«Il nostro vicino di panorama, su un ponte, aveva la tunica di sacerdote e un turbante. Si capiva che era di un’altra religione. Ci vedeva innamorati, ci ha messo una mano sulla testa e ha detto qualcosa, in una lingua che mi sembrava indiana o araba, è imbarazzante ma non l’ho decifrata. Il tutto è durato tre minuti. Di matrimonio vero non parliamo mai».
Quando torna a casa, parlerete anche voi di pro vax e no vax…
«Le regole e il bene comune vanno rispettati. Ho visto la vignetta di un figlio che chiede al padre: perché non ho i segni del vaiolo? E lui: perché il vaccino ha funzionato. Ci sono persone fragili che non possono vaccinarsi, e fin qui sono d’accordo. Ma è per loro che dobbiamo vaccinarci. Ci sono i dati. Non c’è tanto da parlare: va fatto e basta».
[…] È vero che oggi avrebbe problemi a spogliarsi sul set?
«Non mi suona proprio come frase mia, certo lo si fa con più dimestichezza in età giovane, ma se fosse giustificato dal film non avrei problemi a mostrarmi nuda in un film davanti ai miei figli. Non è la nudità, è il contesto che conta».
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