Antonella Clerici: “In Tv ormai solo instagrammabili, popolarità a chi non merita. Non esco con colleghi”. Per Antonella Clerici in Tv ormai ci sono solo instagrammabili, la conduttrice si toglie qualche sassolino dalle scarpe in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Quante vipere ci sono nel mondo della tv?
«Io penso sia così in tutti gli ambienti, certo la tv è un mondo molto competitivo. Ma io ho trovato un sistema: non frequento l’ambiente, così non si alimentano rivalità e pettegolezzi. Io uscivo con Fabrizio (Frizzi), vedo Carlo (Conti), sento Paolo (Bonolis). Ho degli amici, ma ho imparato che se frequenti questo ambiente finisci per vedere sempre le stesse persone e parlare solo e sempre di tv, cosa che mi annoia molto visto che ne faccio già abbastanza. Invece mi interessa parlare con persone che mi possano arricchire con altri argomenti».
[…] La sua carriera è fatta soprattutto di calcio e cucina, ovvero gli sport preferiti dagli italiani: è questo il segreto della sua popolarità?
«Anche della mia longevità… Il calcio è lo sport nazionale per eccellenza; il cibo non passa mai di moda, infatti si dice che finisce sempre tutto a tarallucci e vino, il leitmotiv di tutto quello che muove il nostro Paese. Unisco le passioni degli italiani e credo che la mia popolarità sia legata al fatto che sono molto in sintonia con il pubblico a cui mi rivolgo. Lavoro per Rai1, una rete popolare e generalista: quando sono indecisa tra due termini cerco di usare quello più facile; se scelgo il più difficile ricorro anche a un sinonimo, perché bisogna arrivare a tutti. È importante farsi capire. E poi spesso i messaggi più importanti passano attraverso la leggerezza, chi pontifica non va lontano».
Antonella Clerici: “In Tv si dà popolarità a chi non merita”
[…] Qual è il peso di Sanremo?
«La pressione mediatica. Sai che tutta Italia ti sta guardano e giudicando, anche se hai un bruscolino nell’occhio. Ho fatto programmi più complicati, ma al Festival sei al centro del mondo: se ti va bene è la soddisfazione massima della tua carriera; se ti va male può affossarti».
Il suo fu un successo, eppure nessuno voleva farlo con lei…
«Perché dopo il Festival di Bonolis che aveva avuto un risultato clamoroso, nessuno credeva in me. So di un cantante di cui non dirò mai il nome che disse che io sapevo troppo di sugo, non capendo che proprio quella era la mia forza…».
Bonolis fu pagato un milione, lei la metà…
«Però non era una questione uomo-donna, ma Mediaset-Rai, questa è la verità. Paolo arrivava da lì, a Mediaset hanno guadagni che noi ci scordiamo, il rapporto è 1 a 10; chi fa la tv pubblica sa che a parità di esposizione e popolarità guadagna sempre molto meno. A Mediaset Maria (De Filippi) è una donna ed è una colonna. Nella tv, non tanto a livello dirigenziale, ma di conduzione, le donne contano».
[…] Chi è stato per lei Gianfranco De Laurentiis?
«Un padre. A Roma non conoscevo nessuno, lui mi ha accolto nella sua famiglia, con i figli e la moglie, come una figlia aggiunta. Mi ha insegnato tutto, era un mostro di bravura. Adesso c’è Google, noi andavamo in giro con i faldoni di appunti. Lui sapeva tutto a memoria, era di una cultura e un’intelligenza pazzesca».
Antonella Clerici: “In Tv ormai solo instagrammabili”
[…] Dostoevskij diceva che la bellezza salverà il mondo. Quanta bellezza c’è in tv?
«Poca. Perché c’è troppa gente in tv, si danno quarti d’ora di popolarità a persone che non la meritano e si tralascia la ricerca di talenti, che pure esistono. Una volta la tv d’estate investiva su personaggi sconosciuti, io stessa sono emersa grazie a un programma estivo, all’epoca si testavano conduttori nuovi. Oggi ci sono molte più opportunità, molte più reti, ma si cerca meno l’applicazione, il talento, la cultura, la capacità di comunicare, si guarda soprattutto all’aspetto fisico, se uno è instagrammabile nella maniera giusta, ma non si capisce che non è affatto detto che se hai successo sui social lo puoi avere in tv, soprattutto nella tv generalista».
E nei social quanta bellezza c’è?
«Al di là dei cretini che sono ovunque e che non vanno tenuti in considerazione, Twitter mi piace molto, è un medium che ti mette in comunicazione con tante persone sagaci e ironiche. Su Instagram invece è tutto più edulcorato, artefatto, deve essere tutto leccato. A me non piace, questi calcoli su cosa funziona o no, il retropensiero continuo non fa per me».
Le hanno mai chiesto di entrare in politica?
«Ai tempi di Sanremo, in quel momento di grandissima popolarità, ma non lo farei mai, a ognuno il suo mestiere. Al massimo posso esprimere un’opinione, alla mia età poi, se non dico quello che penso adesso quando lo dico… Ma la politica no, sono troppo lineare, sono l’antipolitica per eccellenza».
La cosa più trasgressiva che ha fatto?
«Devo ancora farla… In realtà sono poco trasgressiva, mai preso nemmeno una ciucca seria. Sono una persona controllata, giù la testa e pedalare, mentalità lombarda di provincia».
Aggiungi Commento