Arriva il caricabatterie a urina: smartphone (e non solo) carichi con la nostra pipi. La tecnologia avanza e l’esigenza di energie rinnovabili cresce. Due linee che devono per forza di cose incontrarsi per proseguire il progresso tecnologico mantenendo la sostenibilità. Da questo punto sono partiti alcuni ricercatori che hanno messo a punto il caricabatterie a urina.
Gli scienziati dell’Università britannica Bristol BioEnergy Center, hanno ideato un nuovo combustibile che ha la capacità di trasformare l’urina in elettricità. Proprio così, avete letto bene. I nostri rifiuti organici possono essere utilizzati come energia rinnovabile.
Secondo gli esperti, questo tipo di energia in futuro potrebbe essere utilizzata per alimentare la nostra casa con l’elettricità. Per ora il gruppo di ricercatori è riuscito a ottenere un risultato di non poco conto che apre però la strada a una possibile svolta per il futuro. Secondo i risultati della ricerca, l’urina può produrre elettricità a bassa potenza per dispositivi come smartphone e piccoli elettrodomestici.
Per completare il test e ottenere i risultati, gli scienziati dell’Università britannica Bristol BioEnergy Centert hanno provato il nuovo sistema sul Samsung GT-E2121B. Si tratta di uno dei primi modelli di smartphone che svolgeva funzioni di base, come la connessione a Internet o l’utilizzo del Bluetooth. L’esperimento si è rivelato un successo e la sua batteria è stata ricaricata.
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