Iva Zanicchi: “Berlusconi presidente? Ineccepibile ma gli do un consiglio. Un errore non rifarei più”. Iva Zanicchi dice la sua sulle prossime elezioni per il Quirinale, tra le altre cose, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Sincera: chi è la più grande?
«Mina è la più brava di tutte, la più musicale e mi fa parecchia fatica ammetterlo. Mina è la più brava negli acuti; Milva era la più brava nelle note basse. Io però so fare le alte, le medie e le basse, dunque…».
[…] Come allena la sua voce a 81 anni?
«Non la alleno, è un dono di natura. Con l’età ho guadagnato qualcosa nelle note basse».
Iva Zanicchi: “Berlusconi presidente? Ineccepibile ma gli do un consiglio”
La politica che sentimenti le suscita?
«Dentro al cuore, in fondo in fondo, ma molto in fondo, c’è un po’ di falce e martello».
Talmente in fondo che non si vede. Non scherzi. È stata candidata per Forza Italia. Cosa pensa di Berlusconi presidente della Repubblica?
«Siamo sinceri, ha una certa età, dovrebbe pensarci bene. Io amo Berlusconi, è uno degli uomini più generosi che abbia mai incontrato. Se diventasse presidente so che lo farebbe in modo incredibile, ineccepibile, ma gli consiglio di dedicarsi ai figli e alla famiglia. Mi auguro che non accetti».
Lo ama, ma qualcosa di sbagliato magari lo ha fatto…
«L’unico errore di Berlusconi è sempre stato quello di voler accontentare tutti. È successo con Bossi, con Fini, con Casini».
Chi vedrebbe bene come presidente?
«O Berlusconi, o Draghi, o io: finalmente una donna al Quirinale».
Draghi le piace?
«Non ne sono innamorata, ma mi piace. Ha carisma all’estero, ci rappresenta bene. Ecco, lui a differenza di Berlusconi è uno che non vuole accontentare tutti, questa è la sua forza».
[…] L’errore che non rifarebbe?
«La copertina di Playboy, è l’unica stupidità che ho fatto».
Il Covid cosa le ha lasciato?
«Ho perso mio fratello, mi avevano detto che tornava a casa e poi non ce l’ha fatta. Il dolore per la sua scomparsa è indescrivibile, un dolore cattivo che ha colpito migliaia di famiglie. Per questo quando sento dire che il virus non esiste mi arrabbio, è un crimine non arrendersi all’evidenza. Se non vuoi vaccinarti stai a casa. Fossi al governo io, il vaccino sarebbe obbligatorio: sei padrone di non farlo, ma se non ti vaccini stati a casa e non rompi le palle».
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