Operazione contro ‘ndrangheta tra Calabria e Emilia Romagna: “29 esponenti apicali in manette”. I carabinieri del Gruppo forestali e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito una operazione contro la ‘ndrangheta. Emesse 29 misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali deli clan.
Il blitz ha portato anche al sequestro di cinque aziende di trattamento rifiuti tra Calabria e Emilia Romagna. Le misure sono state eseguite stamani dai carabinieri del Gruppo forestali e del Comando provinciale di Reggio Calabria nell’ambito di una inchiesta della Dda reggina.
Come riporta Ansa, gli indagati sono accusati, a vario titolo di, associazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti ed altri reati ambientali al termine di una indagine condotta dal Nipaaf, il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali.
Operazione contro ‘ndrangheta tra Calabria e Emilia Romagna: 29 misure
All’operazione, denominata “Mala pigna”, hanno partecipato anche i carabinieri forestali dei Reparti in Calabria, Sicilia, Lombardia ed Emilia Romagna, con il supporto dello squadrone eliportato “Cacciatori Calabria” e i militari dell’ottavo Nucleo Elicotteri Carabinieri di stanza a Vibo Valentia.
I provvedimenti sono stati emessi dal gip Vincenza Bellini su richiesta della Dda di Reggio Calabria guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri. I dettagli dell’operazione saranno illustrati dal generale Antonio Pietro Marzo, comandante delle Unità forestali, e dai vertici della Procura reggina in una conferenza stampa in programma alle 11.00 al Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria.
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