Bologna, invita i genitori per la laurea e poi si suicida. La tragedia si è consumata ieri, venerdì 8 ottobre, a Bologna. Un ragazzo di 29 anni aveva detto ai genitori di raggiungerlo nel capoluogo emiliano per andare poi insieme a Forlì, dove avrebbe discusso la sua tesi di laurea. Ma in realtà non c’era nessuna discussione in programma, il 29enne aveva dato solo pochi esami.
Quando sono arrivati in tarda mattinata, i genitori non lo hanno trovato, il giovane era sparito nel nulla. Allarmati, hanno iniziato le ricerche, contattando tutti i suoi conoscenti in città. Hanno fatto denuncia ai carabinieri. Il cellulare era acceso, ma squillava a vuoto. A mezzogiorno aveva inviato un messaggio vocale alla ex fidanzata, dal contenuto ambiguo. Un aspetto che ha alimentato ancora di più la paura dei genitori.
Invita i genitori per la laurea e poi si suicida: la tragedia a Bologna
A riportare la notizia è ‘Il Resto del Carlino’, secondo cui il giovane abruzzese, iscritto alla facoltà di Economia e commercio, deve aver girovagato tutto il giorno per la città prima di compiere il gesto estremo. Il tutto probabilmente per mettere a tacere quel senso di colpa, quella vergogna che il ragazzo si portava dentro.
Fatto sta che alle 16 il ragazzo manda un ultimo messaggio a un suo amico, scrivendo che si trova sul ponte di Stalingrado. L’amico corre, per riuscire a raggiungerlo, e avverte la polizia. Nel frattempo i carabinieri hanno rintracciato anche loro il suo cellulare. Ma quando arrivano tutti, l’amico, i poliziotti e i militari dell’Arma, è troppo tardi. Il corpo del 29enne giaceva in via Zago, in una pozza di sangue, a pochi passi dalle rotaie del treno.
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