Violante Placido: “Mamma ha abbandonato le scene soprattutto per un motivo. Da mio padre ho imparato…”. L’attrice figlia d’arte si racconta in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Che insegnamenti, di fiction e di vita, le ha dato suo papà Michele?
«Il suo esempio, con i suoi comportamenti, a volte con i silenzi, mi ha fatto capire che bisogna mettere tanta passione nella vita, così come nel lavoro. I suoi film lo testimoniano: mio padre ha sempre raccontato storie a sfondo sociale; oppure storie di pancia, di viscere, di passione e arte, che volevano comunicare emozioni agli altri».
[…] Sua mamma, Simonetta Stefanelli, negli anni ‘90 abbandonò la recitazione. È un’idea che geneticamente la attraversa?
«Non lo so. Non c’è niente di prestabilito, affronto la vita ascoltando il mio sentire. L’apice della carriera di mia mamma è stato Il padrino e dopo le sono arrivate proposte meno interessanti. Lei è sempre stata autentica nelle sue scelte, è voluta scendere da un treno che in quel momento faceva un percorso che non le piaceva, si è dedicata a noi figli. A volte questo lavoro ti richiede anche di cavalcare onde che non ti appartengono».
Violante Placido: “Mamma ha abbandonato le scene soprattutto per un motivo”
[…] Qual è l’incubo ricorrente di un’attrice?
«Arrivare al giorno del debutto in teatro e non essere pronta, non ricordarsi niente e rovinare il lavoro di tutti. Il teatro è grande emozione, ma ti permette di fare tante prove, cadere e rialzarti. Al cinema e in tv invece è diverso perché la resa finale rimane per sempre, e se non sei soddisfatto non la puoi più cambiare».
Nella sua carriera ha incrociato anche Gorge Clooney, era il set di «The American» (2010). Disse che lui non era a suo agio nel girare scene d’amore…
«Era una scena spinta e per entrambi non è stato immediato. La verità è che di solito gli attori non sono mai a loro agio nelle scene di amore…».
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