Laura Colucci: “Boncompagni con le ragazze di ‘Non è la Rai’? Ecco come stanno veramente le cose”. L’ex showgirl smentisce i presunti rapporti tra il regista e le ragazze del noto programma degli anni ’90, in un’intervista rilasciata a ‘Today’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
È vero che a Non è la Rai c’erano alcune ragazze che percepivano uno stipendio più alto rispetto alle altre, perché Boncompagni riteneva avessero più possibilità di affermarsi nel mondo dello spettacolo?
“Sì, io ero tra quelle. Eravamo un gruppetto di dieci, venti ragazze che avevano un contratto diverso. Eravamo sempre noi a cantare, a fare i giochi. Non ricordo il compenso sinceramente. Però sì, su questo ha ragione Laura Colucci”.
Secondo quanto sostiene Colucci, le ragazze di questo gruppo erano chiamate a “scendere a compromessi” per “mantenere la visibilità”.
“A me non è mai stato proposto niente. Non sono mai scesa a compromessi. Sono sempre stata scelta per la mia simpatia, esuberanza e anche per la mia bellezza. Avevo tantissimi fan e quando cantavo io, l’audience era alto. Se devo essere sincera, non ho neanche mai sentito che sia accaduto ad altre. Infatti non so come mai lei stia dicendo queste cose dopo trent’anni”.
Laura Colucci: “Boncompagni con le ragazze di ‘Non è la Rai’? Accuse assurde”
Ricordi che approccio aveva Boncompagni alle ragazze? Tendeva a mettervi in competizione?
“A me Boncompagni diceva: “Leggi, fai dizione, parla italiano e non cambiare mai. Cerca di essere sempre spontanea. Sei una matta, ma in modo sano. Trasmetti tanta allegria”. Non mi ha mai detto, ad esempio, di dover essere più brava di Ambra. Mai. Con me è sempre stato carino e gentile. Ma anche con le altre. Non ha mai fatto schifezze davanti a tutti. Non l’ho mai sentito mettere in competizione le ragazze”.
Laura Colucci, però, ha spiegato di avere subito una forte pressione psicologica e quando si è stancata, non sarebbe più stata inquadrata.
“Lungi da me giudicare la sua esperienza, ma devo dire che lei a Non è la Rai non è mai emersa. Era inesistente. Non c’era proprio. Non cantava, non faceva niente. Evidentemente Gianni non ha visto niente in lei. Boncompagni è stato un genio, ha contribuito al successo di personaggi come Raffaella Carrà. Se lei in trasmissione non aveva spazio, che si facesse qualche domanda. Per quanto mi riguarda, io psicologicamente sono stata benissimo. Per me è stata un’esperienza meravigliosa e che mi manca”.
La tua collega, poi, sostiene che ad alcune ragazze sarebbe stato richiesto di “fare sesso”.
“Ma lei come fa a saperlo? Le ha viste? Le cose riportate lasciano il tempo che trovano. Se vuoi fare un’accusa devi essere sicura. Lo devi aver visto con i tuoi occhi. Per me, quello che lei dice sono solo delle grandissime stronz**e. A me non è mai accaduto. Non mi ha mai toccato nessuno. Mai. E andavamo anche a casa di Gianni a cena”.
Laura Colucci: ‘Boncompagni con le ragazze di ‘Non è la Rai’? Non mi risulta’
Come si svolgevano le cene a casa di Gianni Boncompagni?
“Eravamo in tanti. C’erano anche i musicisti che facevano parte di Non è la Rai, le coriste. Eravamo un gruppo, dove si stava bene. A me, anche in quelle cene, non è mai stato proposto niente e non sono mai stata toccata. È anche vero che andavo pochissime volte, perché a mio padre non faceva piacere. Anche se sapeva sempre chi c’era e si fidava di me, avevo solo 15 anni”.
[…] vi accusa di starvene in silenzio. Sostiene che questa omertà dipenda dal fatto che molte di voi siano state coinvolte in queste “situazioni vomitevoli”.
“Ma facesse i nomi. Si parla tanto di omertà e allora perché non fa i nomi e si mette a confronto? Vediamo queste persone cosa rispondono. Io parlo in base alla mia esperienza. Non ho mai visto Gianni palpare una delle ragazze. Voglio essere chiara: io non ho mai dovuto darla a Gianni Boncompagni. E non credo che lo abbiano fatto neanche le altre”.
Elena Zanobbi, però, ha confermato la versione di Laura Colucci commentando “Troppe cose sappiamo”.
“Elena Zanobbi non faceva parte delle ragazze che avevano un contratto diverso. Come mai? Che si faccia delle domande. Evidentemente Gianni ha visto in noi un talento che loro non avevano. Lui si basava anche sull’audience, vedeva quante lettere ricevevamo. Io non potevo neanche muovermi da casa. Tuttora ho tanti fan che mi seguono e non sto facendo niente. Davvero, non capisco perché parlino così. Sono sconvolta. Mi dispiace per Gianni”.
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