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Iran, scienziato nucleare ucciso da Usa e Israele da un robot killer telecomandato a distanza

Iran, scienziato nucleare ucciso da Usa e Israele da un robot killer telecomandato a distanza. Quello che stiamo per raccontarvi non è la trama di una spy story ma pura realtà. I fatti risalgono al 27 novembre del 2020 ed è l’ultima operazione dell’amministrazione Trump insieme ad Israele.

A finire sotto i colpi di un’incredibile macchina assassina è stato il capo degli scienziati del progetto nucleare iraniano. Stiamo parlando di Mohsen Fakhrizadeh, 62 anni, soprannominato il “padre” del programma atomico illegale iraniano. Fakhrizadeh è stato assassinato da una mitragliatrice robot killer dotata di intelligenza artificiale in grado di sparare 600 proiettili al minuto.

Il tutto ‘telecomandato’ da un cecchino del Mossad che ha premuto il grilletto da una località sconosciuta a più di 1.600 chilometri di distanza. Il robot killer ha sparato i colpi mortali dal cassone di un pick-up carico di telecamere e pronto all’imboscata. I colpi sono stati sparati con un’incredibile precisione in modo da colpire lo scienziato e lasciare la moglie seduta accanto senza un graffio.

C’era anche una seconda macchina spia mascherata posizionata qualche centinaio di metri prima lungo il percorso in un punto in cui l’auto di Fakhrizadeh avrebbe fatto un’inversione a U per svoltare lungo la strada verso la sua casa di campagna ad Absard, una città a est di Teheran.

Iran, scienziato nucleare ucciso da un robot killer

Le telecamere montate in questo veicolo esca hanno identificato Fakhrizadeh e hanno individuato la posizione dello scienziato nell’auto – al posto di guida con sua moglie sul sedile del passeggero – inviando queste informazioni al cecchino remoto. L’intera imboscata è terminata entro un minuto dal fuoco del primo colpo.

A rivelare l’operazione è il New York Times, con un’inchiesta con tanto di testimonianze di funzionari americani, israeliani e iraniani, tra cui due funzionari dell’intelligence che hanno partecipato all’operazione.

Il piano di Israele per eliminare Fakhrizadeh è stato preparato per anni finché i servizi segreti israeliani e statunitensi non hanno avuto la certezza del programma nucleare iraniano. A quel punto è scattato il blitz. L’attacco a distanza è stato eseguito senza impiegare agenti sul campo grazie alla mitragliatrice telecomandata che ha sostituito i droni, facili da rilevare dalle difese aeree.

La mitragliatrice è stata posizionata nella sul retro di un pick-up fermo sul ciglio di una strada con una ruota forata appoggiata su un cric. Il tutto coperto da un telone. Lo stesso furgone è stato imbottito di esplosivo per distruggere tutte il robot killer a missione terminata.

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