Valeria Marini, la madre truffata: “Io polla, ero imbambolata. Mie foto nuda? Ho pianto tanto”. La mamma dell’attrice è rimasta vittima di una truffa partita con cinquemila euro fino ad arrivare a 335 mila. Soldi sottratti, secondo le accuse del sostituto procuratore di Roma Pietro Pollidori, da Giuseppe Milazzo, produttore cinematografico, che le aveva promesso che sarebbero triplicati in pochi mesi grazie ai Bitcoin. Di seguito alcuni passaggi dell’intervista rilasciata da Valeria Marini e la madre Gianna Orrù a ‘Il Corriere della Sera’.
Valeria Marini, la madre truffata: “Io polla, ero imbambolata”
Come è stato possibile farsi raggirare fino a una cifra così importante?
Gianna Orrù: «È cominciato con cinquemila euro, ai quali ne avevo aggiunti altri 5 mila. Milazzo, che avevo conosciuto nel 2017 per un corto girato da Valeria che non mi era piaciuto, mi aveva proposto questo investimento in Bitcoin che poteva essere a un mese, a tre mesi o a sei mesi. Alla scadenza potevi decidere se reinvestire o ritirare i soldi. Poiché era una cosa veloce, e gli stessi soldi ce li metteva lui, ero tranquilla. I bonifici li facevo sul suo conto, peraltro: era tutto tracciabile».
Valeria Marini: «L’aveva proposto anche a me, ma io sono sempre di corsa, ne avevo parlato con il mio direttore di banca che mi aveva dissuasa. Però poi con mia madre non ne avevo più parlato».
Da cinquemila a 335 mila, com’è stato il passo?
Gianna Orrù: «Intanto, ma questo l’ho scoperto dopo, i soldi li mettevo solo io, Milazzo faceva finta. Mi mandava falsi rendiconti, aggiornamenti settimanali. Io sono stata una polla perché quando i presunti soldi sono diventati 96 mila euro, anziché chiedergli di ritirarli gli ho detto di reinvestirli. Ci sono cascata come una cretina: così gli ho dato prima centomila euro, poi altri duecentomila e ad agosto del 2018 gli ultimi 25 mila. A settembre sarebbe scaduto l’investimento ed ero determinata a ritirare tutto».
Valeria Marini: «Avevo capito che qualcosa non quadrava e ingaggiato un investigatore privato. Ho cercato di mettere in guardia mia madre, ma non mi ha ascoltato».
Valeria Marini, la madre truffata: “Mie foto nuda? Ho pianto tanto”
In quel momento sono cambiati i vostri rapporti?
Gianna Orrù: «Non potevo credere a Valeria. Milazzo mi diceva che litigava ogni giorno con il trader, tale Andrea Inturri, suo amico. C’erano in ballo anche i suoi soldi, mi rassicurava. Mi aveva messo in contatto via email con questo finto Inturri, che non esiste. Dalla piattaforma dell’investimento a Cipro, eToro, mi arrivavano le email di aggiornamento: anche quelle erano false, i miei soldi non erano stati investiti da nessuna parte! Era lui che le spediva (l’avvocato Laura Sgrò ha potuto verificare la totale estraneità della piattaforma, ndr). Mi dispiace moltissimo di non aver creduto a Valeria, dopo le ho chiesto scusa. Non mi riconoscevo più, ero come imbambolata».
Valeria Marini: «Io invece capisco che si possa essere truffati, è successo anche a me. Ho molta comprensione per mia madre. Non l’ho mai lasciata sola, dopo, perché lei per me c’è sempre stata, ogni minuto, e io ci sarò sempre per lei».
Qualche mese fa Milazzo, a Filippo Roma delle «Iene» che lo incalzava, ha detto che la signora Orrù aveva una storia di sesso con lui e che si era inventata tutto per dispetto. Per provarlo, millantava di avere foto di lei nuda. Salvo ritrattare settimane dopo. Come si è sentita?
Gianna Orrù: «Sul momento l’ho presa sul ridere: non esistono mie foto in costume, figuriamoci nuda. Però poi ho pianto, altroché, ho pianto di rabbia. E comunque Milazzo per quelle parole è stato denunciato per diffamazione aggravata. Devo ammettere che ho provato una grande vergogna, ma non per le stupidaggini che si è inventato questo signore. Mi faceva provare vergogna essermi sbagliata così tanto, io che non sono una sprovveduta. Sono stata male, ho avuto problemi di salute, ero in tensione 24 ore su 24. Soprattutto, ho allontanato i miei figli».
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