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Orietta Berti: “Vacanze? Mai in Italia, a Las Vegas o Los Angeles. La mia Estate più bella…”

Orietta Berti: “Vacanze? Mai in Italia, a Las Vegas o Los Angeles. La mia Estate più bella…”. La cantante 78enne parla delle sue Estati presenti e passate in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

È un’estate frenetica?
«Ma no, più calma rispetto al passato. Ai concerti la gente viene, ma c’è il distanziamento e le platee non sono affollate. Poi, sempre per il Covid, sono saltate tutte le serate in discoteca. Si lavora, ma la metà rispetto agli anni scorsi».

Quindi si riposa?
«Sono una che non sa stare senza fare niente e il mio manager Pasquale Mammaro mi trova concerti, ospitate in radio e tv. Il mio lavoro mi piace e lo faccio con il cuore. Sono nata così. Ho cantato a Brindisi, Cervia, stasera sarò a Nettuno, il 5 settembre alla festa dell’Unità di Modena… Non ricordo le altre date, l’età…».

Quanti anni ha?
«Ne ho compiuti 78 il primo giugno. Iniziano a essere tanti».

Come li ha festeggiati?
«Con Fedez e Achille Lauro per girare il video di Mille. Un giorno mi chiama Federico e mi dice: ho trovato una villa vicino Roma con le palme alte come a Los Angeles. Il primo giugno ci giriamo il video. E io: “Non posso, è il mio compleanno”. “Ma che ti importa — mi risponde — ne hai già festeggiati tanti, uno puoi passarlo con noi».

Orietta Berti: “Vacanze? Poche e mai in Italia”

[…] A lei piace molto lavorare con i giovani. Perché?
«Lo trovo troppo bello. Sono cuccioloni, rispettosi. Mi danno energia, entusiasmo e tante soddisfazioni».

Ma in vacanza non ci va?
«Poco e mai in Italia. Sempre a Las Vegas o Los Angeles, dove ho amici, quest’anno però mi verranno a trovare loro. In America manco da due anni per colpa del Covid».

La sua estate più bella?
«Quelle degli anni 70 e 80, quando lavoravo con Bibi Ballandi. Riuscivo a fare tre date in una sola sera. Erano i tempi delle Feste dell’Unità in grande stile: oggi chi si mette a cucinare gratis? Allora si mangiava bene, si stava insieme, e si ascoltava tanta musica. Una sera a Ferrara salii sul palco il primo tempo, nel secondo toccava alla Caselli… la musica italiana andava forte. C’erano almeno tre nomi grossi ogni sera. I gruppi stranieri riadattavano le nostre hit estive. C’è una compilation con gli artisti internazionali che hanno reinterpretato le mie».

[…] Ha ancora un desiderio da realizzare?
«Non ne ho mai avuti, ho sempre afferrato quello che arrivava. Forse solo uno. Da ragazzina mi piacevano tanto le poesie di Evtusenko, le leggevo alla Casa del Popolo di Cavriago, dove sono nata. Le ricopiai tutte su un quaderno, chissà che fine ha fatto? Ho sempre cercato un suo libro, Non sono nato tardi. Qualche anno fa me lo ha regalato mio figlio, lo ha trovato di seconda mano su Internet».

[…] È femminista?
«Mia madre lo era. Io, invece, ho sempre voluto avere una famiglia. Vivo da 50 anni nella stessa casa a Montecchio, in Emilia. Mi sono trovata bene con mio marito Osvaldo. Per un po’ è anche stato il mio manager. Pensi che riusciva a organizzarmi 350 date all’anno. Che tempi!».

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