È morto Gianfranco D’Angelo: lutto nello Spettacolo. È morto Gianfranco D’Angelo, a darne notizia poco fa è il suo ufficio stampa attraverso una nota: “L’attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto”.
Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, Gianfranco D’Angelo ha recitato in molti film, a teatro e in televisione dove ha partecipato a programmi quali Drive in e, più recentemente, Striscia la notizia. Era nato a Roma il 19 agosto del 1936.
Dopo aver svolto vari lavori, fra i quali l’impiegato alla SIP (ex nome della Telefom), debutta in teatro come attore. La sua prima apparizione è nel 1963 con I Teleselettivi, commedia satirica in cartellone al Teatro delle Arti di Roma. Da lì inizia la sua carriera culminata di molti successi. Sempre negli anni sessanta continua a recitare al teatro Cordino – costituito da lui e dai suoi amici nel cuore di Trastevere – in spettacoli scritti da Maurizio Costanzo.
È morto Gianfranco D’Angelo
Ancora in quegli anni partecipa, insieme a Renzo Montagnani e Federico eccetera eccetera, al programma radiofonico di Maurizio Costanzo. Nel 1968 viene chiamato da Lando Fiorini e lavora al Puff fino al 1970, quando Garinei e Giovannini lo scelgono per il ruolo dell’Arcivescovo tedesco in Alleluja.
Ha fatto parte del gruppo del Bagaglino con Pippo Franco. Senza contare il personaggio di Drive con il suo cane negli anni ottanta. Nel 2019 era apparso nel film W gli sposi diretto da Valerio Zanoli. Lascia due figlie, Daniela e Simona, entrambe attrici.
Fece scalpore una una sua dichiarazione di qualche anno fa, quando dichiarò che a 80 anni era costretto a lavorare perché la pensione non bastava. Dichiarazioni sulle quali poi fece un passo indietro: «Non volevo lamentarmi. Mi pento di essere andato in televisione da Barbara D’Urso a parlare di questo argomento».
In realtà voleva dire «che lavoro da 55 anni, ho sempre lavorato, e rispetto ad altre persone la pensione che prendo non è alta. Mi hanno pregato di andare in tv, allora ci sono andato. Ma mi sono pentito, perché poi sono nati equivoci, gli opinionisti scatenano polemiche per fare ascolti».
L’attore aveva subito alcune accuse: «Mi sono trovato in mezzo ad accuse assurde: che mi lamentavo, che ci sono persone che percepiscono il minimo. Lo so bene anche io. Dico che non posso godermi quello che ho costruito. E basta».
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