Il dramma di Pippo Franco: “Ho vissuto con un padre feroce che non mi ha mai amato”. Cantante, attore, cabarettista, regista teatrale, oltre che conduttore è commediografo. Pippo Franco, 80 anni, si racconta in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Non ci sono più punti di riferimento?
«Non ci sono più identità, c’è una sorta di abbandono a se stessi, gli individui prima vivevano con interesse per la vita, per l’esistenza, per la politica che li governava, ora vivono di aperitivi; gli argomenti sono diventati altri. La vita è diventata quasi esclusivamente esteriore e non interiore».
Colpa dei social?
«L’avvento dei social ha influito parecchio. C’è tutto e il contrario di tutto. Ci sono il bene e il male insieme».
Il dramma di Pippo Franco: “Ho vissuto con un padre che non mi ha mai amato”
Questa crisi è iniziata ancora prima del Covid?
«Certamente. La verità deve essere una. Solamente quella e non altre. L’ascolto degli altri non ha più senso, ci sono i litigi, ma il senso dell’esistenza è del tutto sconosciuto. La visione artistica della vita è sconosciuta».
Lei si rifà spesso a una citazione…
«Sì. Ad Einstein: La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono».
[…] Una volta ha detto che se non avesse avuto quel patrigno feroce sarebbe stato diverso.
«Sì, mia madre dopo la morte di mio padre (Pippo Franco era piccolo, ndr) si è risposata con un altro uomo che non mi ha mai amato. Mi ha formato molto perché mi ha dato delle informazioni che sono le difese e le aggressioni della vita. Io sono andato con tutto il mio candore, pronto ad amarlo, e lui invece ha rifiutato il mio amore ed è un’esperienza importante. Molto importante perché ti fa capire che la vita è fatta anche di questo».
E ora?
«Ora il teatro non lo faccio più perché non mi interessa. Vivo la mia esistenza. Faccio tante altre cose. E soprattutto vivo».
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