Controlli Green pass, gestori autorizzati a chiedere documenti solo in 1 caso. Non si placano le polemiche relative ai controlli Green pass. In un primo momento il Decreto affidava ai gestori dei locali i controlli su documenti fiscali e personali. Poi il dietrofront della ministra Lamorgese che ha limitato a chiedere di esibire solo il Green pass e no i documenti ai clienti.
Ma fatta la legge, trovato l’inganno. Infatti, con un solo Green pass sarebbe potuto entrare chiunque. Da qui il chiarimento finale: le forze dell’ordine effettueranno controlli nei locali e sarà perseguito chi ha sostenuto il falso. Inoltre, i gestori dei locali sono tenuti a verificare i documenti d’identità, seppur non obbligati a farlo, in caso di «palese falsità o abuso».
Lo chiarisce la circolare del Viminale: «La verifica dell’identità della persona in possesso della certificazione verde ha natura discrezionale ed è rivolta a garantire il legittimo possesso della certificazione medesima. Tale verifica si renderà comunque necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme. Come ad esempio quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici contenuti nella certificazione».
La circolare chiarisce quindi le modalità di controlli Green pass, anche da parte degli esercenti. Inoltre «nelle suindicate fattispecie l’avventore è tenuto all’esibizione del documento di identità», si legge ancora nel documento del Ministero dell’Interno.
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