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Roma, Prefetto contro Figc: “Festa sul bus scoperto era vietata, i patti erano questi”

Roma, Prefetto contro Figc: “Festa sul bus scoperto era vietata, i patti erano questi”. Bonucci si vantava di aver vinto la battaglia contro il nemico cattivo che voleva impedire la sfilata sul bus scoperto: “Abbiamo fatto di tutto per vincere questa trattativa sul pullman scoperto, dovevamo ai tifosi questi dieci minuti. Siamo arrivati fino a qui anche grazie al loro sostegno da casa”.

In realtà gli azzurri e la Federazione hanno semplicemente ignorato un patto per evitare pericolosi assembramenti, stabilito in una riunione antecedente alla finale. Stando a quanto si apprende, l’accordo tra Figc e Procura prevedeva l’uso di una pedana fissa da installare in Piazza del Popolo.

Una condizione ignorata che ha fatto arrabbiare il prefetto di Roma Matteo Piantedosi che ora punta il dito contro la Federazione. Il motivo? Il corteo sul bus scoperto per le strade della Capitale. Le accuse arrivano dallo stesso Piantedosi attraverso una intervista rilasciata ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’.

“Avevamo negato il permesso di festeggiare in quel modo, ma i patti non sono stati rispettati. Sono amareggiato dalla mancanza di rispetto da parte del presidente Gravina. Venerdì scorso abbiamo convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza in accordo con la ministra dell’Interno Lamorgese e il capo della polizia Giannini e abbiamo coinvolto direttamente anche la Figc. La Federazione ci ha chiesto di consentire il giro della città a bordo di un bus scoperto, ma abbiamo detto loro che non era possibile”.

Secondo il prefetto, la priorità era garantire il trasferimento dal Quirinale fino a Palazzo Chigi, evitando assembramenti e situazioni considerate rischiose per il contagio. “Lunedì mattina la Federazione ci ha proposto di utilizzare una pedana fissa e rialzata da installare in Piazza del Popolo, dove far salire i giocatori che in questo modo avrebbero potuto festeggiare con i tifosi”. 

Roma, Prefetto contro Figc per la festa sul bus scoperto

La squadra dopo la tappa al Quirinale si è trasferita a palazzo Chigi e qui i calciatori sono saliti sul bus scoperto per fare un giro per le strade di Roma. Una gita che ha portato per le strade migliaia di persone. Mentre la pedana che non è mai stata installata.

“Abbiamo pensato che avrebbero fatto fermare i giocatori davanti a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il premier Draghi. Ci avevano assicurato lo spostamento con un autobus al coperto e invece al gruppo si è aggregato un mezzo con la livrea scoperta e le scritte dedicate ai campioni d’Europa”, prosegue Piantedosi.

Alla richiesta di spiegazioni, lo staff del presidente della Figc Gravina ha indicato una “forte volontà dei giocatori di festeggiare a bordo del bus scoperto. Mi risulta che Bonucci e Chiellini abbiano fatto presente con determinazione la loro volontà. A quel punto non si è potuto far altro che prendere atto e gestire la situazione al meglio”. 

Prefetto contro Figc: “Ignorato quanto stabilito prima”

Piantedosi si dice “profondamente amareggiato per la mancanza di rispetto nei confronti del grande impegno della questura e delle forze di polizia”, precisando di non aver più avuto contatti con il presidente Gravina. “Mi auguro che l’Italia il prossimo anno vinca i mondiali per avere gli stessi festeggiamenti: in quell’occasione tratteremo direttamente con i calciatori”. 

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