Dotto attacca Caressa: “Telecronache disastro e banalità. Nessuno riesce a spiegargli un concetto”. Il giornalista Giancarlo Dotto attacca Caressa e i telecronisti della Rai per il ritmo, e non solo, delle telecronache delle partite della Nazionale a Euro 2020. Di seguito alcuni passaggi dell’editoriale apparso su ‘Il Corriere dello Sport’.
“Il disastro delle telecronache. Non avendo la facoltà dell’amico Sandro Piccinini (auguri a proposito per il ritorno a breve su “Amazon prime”) di fare da casa le telecronache interiori, azzerando i volumi disturbanti, la scelta è stata penosa.
Se farsi strapazzare in Rai dall’euforia logorroica della seconda voce, Dio non ce ne voglia, femminile, o farsi macellare i timpani su Sky dalla prima voce maschile, pure lei protesa a guadagnarsi il suo strapuntino nella scena del mito. Che invece era solo la scena del delitto.
Delle nostre membrane e delle nostre cartilagini offese a morte dall’energumeno, cui nessuno riesce a spiegare con parole semplici che per sottolineare una festa non c’è bisogno di ritornare a Neanderthal.
E che, in assenza di un pensiero, non devi per forza vuotare il sacco della retorica più bolsa. Un assedio belluino. Gli italiani volevano essere liberi di festeggiare, a modo loro, al riparo dalle sue urla.
Anche qui il cammino è segnato. Il “nuovo” avanza. I telecronisti del domani: i tatticoinomani sapienti. Decine di cloni accomunati dalla libidine di somigliarsi, nell’uso della lingua che usano e nella perversione della spiegazione tattica”.
Inoltre, aggiungiamo noi, il famoso “Grazie Dio per il calcio” l’aveva già detto il noto Hugo Morales 35 anni fa in occasione del gol più bello della storia del Calcio realizzato da Maradona proprio contro l’Inghilterra nella finale di Messico 86…
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