Ddl Zan, il Vaticano interviene sulla legge: la richiesta al Governo Draghi. Non si attenua l’attenzione sul disegno di legge Zan, chiamato così per il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan. La legge prevede l’ inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni commessi nei confronti di omosessuali, transessuali, donne e disabili.
Una proposta che sin da subito ha acceso il dibattito pubblico in Italia esacerbando le divisioni del parlamento e di tutto il mondo politico. E non solo. Si, perché è notizia di questa mattina che sul Ddl Zan il Vaticano interviene per chiedere modifiche.
A darne notizia è l’edizione online del quotidiano ‘Il Corriere della Sera’, secondo cui la Santa Sede ha attivato i propri canali diplomatici per chiedere formalmente al governo italiano di modificare il «ddl Zan».
Secondo il quotidiano, che cita come fonte la Segreteria di Stato, la proposta ora all’ esame della Commissione Giustizia del Senato (dopo una prima approvazione del testo alla Camera, lo scorso 4 novembre), violerebbe in «alcuni contenuti l’ accordo di revisione del Concordato».
Si tratta di un atto senza precedenti nella storia del rapporto tra i due Stati – o almeno, senza precedenti pubblici -, destinato a sollevare polemiche e interrogativi. Mai, infatti, la Chiesa era intervenuta nell’ iter di approvazione di una legge italiana, esercitando le facoltà previste dai Patti Lateranensi (e dalle loro successive modificazioni, come in questo caso).
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