Paola Ferrari: “Accavallamento fatto casuale. Biancheria intima? No, ma veramente…”. La giornalista parla del gesto alla Sharon Stone che qualche giorno fa l’ha mandata in trend topic in una intervista a mowmag.com. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
In questi giorni sui social si è parlato solo di due argomenti: la Nazionale italiana che continua a vincere e del tuo accavallamento delle gambe alla Sharon Stone. Che effetto ti ha fatto?
“Mi ha divertito, però non mi turba un fatto così casuale. Però effettivamente c’è stato più Var sul mio accavallamento che su quello che accadeva in campo. È stato trend topic per un giorno intero, mi ha fatto piacere, qualche bacchettone mi ha persino sgridato, ma non è responsabilità di nessuno: siamo in diretta per diverse ore e può succedere di tutto. Sicuramente non mi ha distratto dal mio amore per l’Italia e il bel momento che stiamo vivendo. Certo non mi aspettavo gli insulti sessisti, ma ormai mi sono abituata”.
Sui social ci si chiede ancora che tipo di biancheria indossavi…
“Ancora??! No, ma veramente… non sono abituata a queste cose, pensa che sono da 30 anni in tv e ho sempre chiesto ai registi di non riprendermi il seno, nonostante sia piuttosto abbondante. Di questo Europeo mi ricorderò, fra le tante cose belle, anche di questo. Siamo in un frullatore, capita”.
Paola Ferrari accavallamento: l’intervista a mowmag.com
Qual è il rapporto con il tuo corpo?
“Spero di non essere giudicata solo per quello, visto che sono una professionista. Cerco sempre di essere precisa, sia nella preparazione che nel trucco e nelle luci. Sono di scuola berlusconiana, ho cominciato da ragazza quando ti dicevano che entri nelle case degli italiani, quindi sempre al meglio possibile. Mi tengo bene, faccio ginnastica il giusto ma non troppo, faccio attenzione a quello che mangio, prendo gli integratori, sono in forma e soddisfatta. Non posso avere il fisico di una ventenne, ma non ho mai fatto ricorso alla chirurgia estetica pur avendo avuto due figli, poi accetto anche i difetti. Però sono più magra di quando avevo 25 anni, quindi benissimo così”.
Ti senti femminista o è un concetto che non ti appartiene?
“I termini del passato, come femminismo, comunismo, fascismo, non appartengono più a questo millennio. Se intendi se sono una persona che si è sempre battuta per l’uguaglianza delle donne sul posto di lavoro e in società, lo sono da quando ero ragazza. Non per questo sono favorevole alle quote rosa”.
Come mai?
“Perché i nostri spazi ce li dobbiamo conquistare e non dobbiamo farceli regalare. Bisogna meritarli, anche se può essere più difficile da donna, ma non si può imporre per legge. Dev’essere una mentalità che gli uomini devono acquisire. Non sono neanche per difendere sempre le donne, se fanno qualcosa di sbagliato lo dico. Ognuno è responsabile di quello che fa come persona umana”.
Paola Ferrari: “Accavallamento fatto casuale”
[…] Vista la tua istintività, fu un errore la candidatura in politica?
“Fu una scelta di cuore, perché ero molto legata a una donna che però alla fine mi ha profondamente tradita. Rimango attenta e ricettiva al mondo della politica, ma non credo seguirò la strada di alcuni miei colleghi come David Sassoli che ora ha un ruolo imporrante in Europa. Mi piace ancora raccontare i fatti. Se la politica serve a fare qualcosa di buono per gli altri la farei volentieri, ma rimango sempre prima di tutto una giornalista”.
Quando ricordi di un tradimento è chiaro che tu stia parlando di Daniela Santanché, con la quale si è rotta una grande amicizia. Ma oltre a essere istintiva, sai anche perdonare?
“È una domanda complicata. Non sono una che dimentica con grande facilità. Se mi viene fatto del male in modo gratuito faccio fatica. È uno dei miei difetti, ho un po’ la memoria dell’elefante. Non sono una che tiene il muso, io mi arrabbio, sono fumantina, mi accendo come una torcia però poi mi dispiaccio quasi subito. Ma nelle cose che ti feriscono personalmente cambio completamente pelle e faccio fatica ad archiviare. Peccato, perché fa più male a me che agli altri, ma è la mia natura”.
Chi vince questi Europei?
“Intanto la Nazionale di Roberto Mancini ha fatto rinnamorare della maglia azzurra gli italiani. Per questo sono convinta che li abbia già vinti questi Europei, con il bellissimo gruppo che l’allenatore ha saputo formare e i valori che ha saputo infondere. Per vincere, però, oltre alla tattica e alla tecnica serve la testa. La Francia è una corazzata e resta la favorita, noi speriamo di arrivare a Wembley in finale e poi ce la giochiamo”.
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