Giletti: “Io sotto scorta nell’indifferenza. Un aspetto di questa storia mi indigna”. Il conduttore racconta in eslcusiva al settimanale Oggi in edicola la sua vita sotto scorta. Da un anno il giornalista e presentatore di Non è l’Arena è guardato a vista dalle forze dell’ordine per aver ricevuto minacce di morte dalla mafia.
Giletti sotto scorta, lo sfogo: «Vivo da un anno sotto scorta, per le minacce di morte della mafia. È un’esperienza che ti cambia dentro. E non in meglio. Non è paura. È una sensazione di malessere più sottile. Mi addolora la quasi totale mancanza di solidarietà che ho avvertito intorno a me. E mi indigna che abbia dovuto scoprire dai giornali di essere finito nel mirino dei clan per la mia battaglia contro le scarcerazioni dei boss», racconta Massimo Giletti in esclusiva su Oggi in edicola.
Il conduttore parla anche del suo Speciale sulla mafia in onda su La7 questa sera, giovedì 10 giugno, in cui affronta il tema della trattativa Stato-mafia: «Un viaggio rabbrividente nei luoghi dove ancora troppe verità sono nascoste».
Per il conduttore è tempo di bilanci esistenziali: «Ho perso mio padre. Mia madre non sta per niente bene. Con lei avevo un dialogo costante, che ormai non c’è più. È una stagione nella quale cominci ad avvertire il peso dei distacchi. Vorrei frenare con il lavoro. Rifiatare. E concentrarmi sull’amore».
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