Avvelena l’amica col collirio e inscena il suicidio per depistare le indagini ma viene smascherata un anno dopo grazie all’esame autoptico. È successo nello Stato americano del Wisconsin dove una donna ha ucciso l’amica avvelenandola con una massiccia dose di collirio e poi ha messo in scena il suicidio.
In un primo momento la donna aveva fornito le versione più ovvia: l’amica aveva bevuto intenzionalmente collirio per ammazzarsi, poi che proprio lei e su richiesta dell’amica le aveva consegnato sei bottiglie di collirio. Ma la vittima non aveva altre amicizie se non quella di Jessy che, come sarebbe emerso dalle indagini, le aveva sottratto circa 300mila dollari di risparmi.
Jessy Kurczewski, 37 anni, in quella occasione chiamò la polizia per segnalare di aver trovato il corpo senza vita di una amica (della quale non sono state diffuse le generalità). Ora la donna è accusata di aver ucciso quell’amica, utilizzando una dose fatale di collirio. Stando a quanto si legge nelle carte dell’inchiesta, rese note martedì 8 giugno, tutto è cominciato nel 2018 quando Jessy ha rubato all’amica la somma dal suo conto.
Poi avvelena l’amica col collirio e
cerca di far passare come un suicidio. Ha infatti fatto ingerire alla vittima degli antidolorifici dopo che questa era già morta. Ma l’esame tossicologico ha stabilito che la causa del decesso è stata una dose eccessiva di tetryzolina, farmaco usato in alcuni colliri da banco e spray nasali. Kurczewski ha successivamente ammesso di aver portato all’amica sei bottiglie di Visine, sostenendo che sia stata lei a berle intenzionalmente. Al momento Kurczewski è accusata di omicidio e furto.
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