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Maurizio Costanzo: “La P2 il mio errore più grande. Conte uomo perbene ma per questi marosi serviva Draghi”

Maurizio Costanzo: “La P2 il mio errore più grande. Conte uomo perbene ma per questi marosi serviva Draghi”. Il giornalista e conduttore si racconta ripercorrendo le tappe più significative della sua vita in una intervista a ‘La Stampa’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Maurizio Costanzo, come l’è riuscito il successo a 82 anni?
«Ottantatré ad agosto. Il successo come arriva può anche andarsene, diciamo che nel mio caso è stata una convivenza sull’uscio di casa».

[…] Se dovesse riassumersi in tre parole?
«Sono un giornalista che si è sperimentato in molti settori diversi, cercando sempre una cosa sola: il divertimento. Che è figlio della curiosità».

[…] Lei ha avuto quattro mogli, come si diventa mariti seriali?
«Cercando la migliore».

Maria?
«Maria. Stiamo assieme da 27 anni, abbiamo da poco festeggiato le nozze d’ argento. Non mi era mai accaduto».

Le secca?
«Al contrario, mi riempie di gioia. Prima di lei le relazioni tendevano ad annoiarmi».

[…] La cito: quando ho incontrato Maria ho avuto l’ impressione che fosse la donna che mi avrebbe chiuso gli occhi.
«Non subito, però è vero che presto mi sono detto: è la donna nella mano della quale vorrei morire».

Innamorato come un pischello?
«Un tempo si chiamava trasporto».

Al liceo classico immaginava che avrebbe avuto questo successo con le donne?
«No, ma figurarsi. Non l’ho mai pensato, né ho mai coltivato l’ idea. Direi che non l’ ho nemmeno mai completamente saputo. Non importa quante persone incontri, importa chi».

[…] Dopo 25 anni, Giovanni Brusca è uscito di galera.
«La mafia mi ha dedicato settanta chili di tritolo, dopo che Riina disse: questo Costanzo ha rotto i coglioni. I suoi uomini eseguirono l’ordine, ma gli andò male. È la vita. Però non posso fare a meno di pensare che la legge sui pentiti fu voluta da Falcone, un uomo illuminato. Mi auguro che sia stata applicata in maniera giusta».

Maurizio Costanzo: “La P2 un errore. Conte uomo perbene ma per questi marosi serviva Draghi”

Brusca ha sciolto un bambino nell’ acido e fatto saltare per aria Falcone, sua moglie e la scorta.
«Certo, rimane difficile pensare che l’ abbiano liberato. Ma da quel che leggo un pezzo di mafia è stato demolito grazie alle sue rivelazioni. E io non sono abituato a criticare il lavoro dei magistrati, specie di quelli che si occupano di Cosa Nostra».

Ha ancora gli incubi per la bomba in via Fauro?
«No. Ma penso di avere avuto una gran fortuna. Né io, né mia moglie, né l’ autista, né il cane ci abbiamo rimesso la vita. Credo di avere avuto un angelo custode grande come un drone».

Lei crede in Dio?
«Non direi. Ma non sono nemmeno così presuntuoso da ritenere che nasciamo e moriamo per puro caso. Mi faccio tante domande. Da sempre. Ho perso mio padre quando avevo 20 anni e non passa giorno senza che pensi a lui immaginando che ci sia ancora».

Maurizio Costanzo: “P2? Il mio errore più grande”

La morte le fa paura?
«Assolutamente no. Spero solo che il trapasso non sia doloroso».

Se le dico loggia Ungheria, lei che cosa mi risponde?
«Che tutti fanno delle cazzate. E una, grossa, l’ ho fatta anch’ io. Dopo la P2 ho passato un anno in solitudine. È stato uno sbaglio che mi ha fatto crescere e che ammetto. Credo di essere uno dei pochi».

Quale fu l’esca?
«La sciocchezza. L’ amicizia per una persona che non c’è più mi convinse a farlo, ma io di massoneria non sapevo assolutamente nulla».

Nella sua vita il potere lo ha cercato o lo ha trovato?
«L’ho trovato. Come le dicevo prima, ho sempre inseguito il meglio divertendomi e lo faccio anche adesso. Piero Angela una volta mi disse: immagina sempre nuovi progetti per tenere allenato il cervello. Se no ti viene l’ Alzheimer. Un consiglio che continuo a seguire».

[…] Silvio Berlusconi è un genio del bene o del male?
«Io ci ho lavorato 40 anni, è la persona che mi ha consentito di fare la mia carriera» […] «Un genio del bene è eccessivo. E un genio del male pure».

[…] La Raggi conosce le cose che fa?
«La Raggi non mi è antipatica per due motivi: le ho chiesto di intitolare il Teatro Valle a Franca Valeri e mi ha ascoltato e poi le ho suggerito di intitolare una strada a Gabriella Ferri e ha fatto anche quello».

[…] Draghi o Conte?
«Draghi gode di una grande fama internazionale, però non lo conosco. Conte, col quale mi è capitato di chiacchierare, mi ha dato l’ impressione di essere una persona attenta, accorta e perbene. Ma per i marosi attuali forse serve Draghi».

Ci avrebbe mai creduto di vedere Rocco Casalino a Palazzo Chigi?
«In effetti no. Ai tempi del primo Grande Fratello io facevo Buona Domenica e ogni settimana ospitavo uno degli eliminati della Casa. Rocco lo conobbi così, era difficile immaginare dove sarebbe arrivato. Ma con me è sempre stato molto corretto».

Maurizio Costanzo: “La P2 il mio errore più grande”

[…] Costanzo, è normale regolare la sessualità per legge?
«No, non è normale. Ognuno deve essere libero di amare chi vuole: uomini, donne, cani. Io sono per la libertà assoluta. Nell’ultima stagione ho ospitato un ragazzo nigeriano picchiato a Roma perché baciava il suo fidanzato e una ragazza cacciata di casa perché lesbica. Nella vita amiamo chi ci pare».

Perché la diversità ci fa paura?
«Perché ci sentiamo più comodi nella normalità, anche il ragioniere del terzo piano che sa tre lingue o canta la Traviata ci fa impressione. Abbiamo bisogno di sicurezze anche un po’ banali».

Che cosa è stata la tv per lei?
«La vita, porca miseria, il mio modo di esprimermi. Mi ha permesso di incontrare tanta gente anonima e importante».

[…] Maria la Sanguinaria, che effetto le fa il soprannome di sua moglie?
«È una cretinata che si è inventato D’Agostino».

A sua moglie dispiace?
«Direi proprio di no».

[…] Che cosa ci ha raccontato il Covid di noi?
«Che potevamo restare chiusi senza andare al ristorante e a trovare gli amici e sopravvivere. Anche se adesso non se ne può più e il lockdown è stato tremendo. Io per età mi sono vaccinato, ma ancora oggi giro con la mascherina. Bisogna che continuiamo a tenere presente la sicurezza degli altri. Il Covid è davvero una gran brutta cosa».

[…] Saverio, Camilla, Gabriele. Quanto la commuovono i figli?
«Molto. Ci vediamo a pranzo tutti i giovedì, anche con i nipoti. Quando io ero ragazzo, le bombe mi facevano scappare nei rifugi assieme a padre, madre e zii. Quello spareggio con la vita crea un legame forte».

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