Per gli inquirenti la giovane “Saman fu consegnata allo zio con inganno e poi uccisa”: la ricostruzione
“Saman consegnata allo zio con inganno e uccisa”: ipotesi shock su scomparsa corpo. Per gli inquirenti che indagano sulla scomparsa di Saman Abbas, la giovane fu consegnata allo zio con l’inganno. Inoltre, secondo gli investigatori, il corpo della 18enne pachistana scomparsa nel nulla a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, sarebbe stato nascosto da qualche parte, forse sotterrato. O addirittura gettato in una porcilaia o in un pozzo.
“Vai dallo zio”, le avrebbero detto. L’uomo, Danish Hasnain, 33 anni, l’attendeva al termine della stradina. L’avrebbe uccisa nelle vicinanze. A rivelare lo scenario immaginato da carabinieri e pm, è ‘Il Corriere della Sera’, secondo cui un filmato in possesso dei militari riprende la ragazza che s’incammina con padre e madre. Questi ultimi poi rientrano più tardi senza di lei nel casolare in cui abitano.
Il resto lo si legge nella richiesta, da parte della pm reggiana Laura Galli, di fissare l’incidente probatorio per ascoltare il fratello sedicenne di Saman, che adesso sta in un centro protetto nel Bolognese. E che sentito dagli investigatori avrebbe raccontato da subito che la sorella è stata uccisa.
Le carte dicono che “nella notte tra il 30 e il 31 maggio ci sarebbe stata una “lite tra Saman e i genitori”. Questo perché la ragazza si “rifiutava di sposare il cugino in Pakistan”, mentre padre e madre volevano “impedire l’allontanamento” come aveva già fatto nell’estate 2020, quando aveva raggiunto il Belgio.
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