Efe Bal sul Ddl Zan e non solo, l’intervista a ‘La Verità’
Efe Bal: “Ddl Zan non serve, ecco perché. Io con la Lega? Salvini ha meno potere di quanto si pensi. E sui Ferragnez…”. La nota trans contro tutti in una intervista senza freni rilasciata ai microfoni de ‘La Verità’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Efe Bal, lo chiediamo a lei, che è una donna trans: l’Italia è un Paese omofobo?
«No, no e no. Perciò non abbiamo bisogno di una legge così stupida, come il ddl Zan. Ma si sa perché i piddini vogliono quella e lo ius soli».
Perché?
«Perché gli italiani non li votano più. E allora sperano nei gay e negli stranieri».
Il ddl Zan è una legge stupida?
«Senta, io sono nata in Turchia e, anche se ho il passaporto italiano da 15 anni, sono un’extracomunitaria. Vivo in questo Paese da 21 anni e faccio la prostituta. Dovrei essere già morta, se fosse vero quello che dicono i sostenitori del ddl Zan».
Cosa dicono?
«Che l’Italia è un Paese omofobo, transfobo, razzista, che si respira odio nell’aria».
Non è vero?
«No. Io vivo felicemente in pieno centro a Milano, nello stesso palazzo da 21 anni. Tutti mi conoscono. E tutti mi hanno accettata. L’Italia è un Paese meraviglioso, in cui basta veramente poco per vivere tranquillamente».
Non c’è un’ emergenza odio?
«Mi dà fastidio chi parla dell’Italia in questi termini. A partire da Vladimir Luxuria, che dovrebbe ringraziare questo Paese per avergli consentito di essere il primo transgender in Europa eletto in Parlamento».
Efe Bal: “Ddl Zan non serve, vi spiego perché”
C’è un pezzo d’ Italia che Luxuria l’ha coperta di insulti.
«Sì? Be’, se i gay non sono felici, prendano un aereo e vadano nei Paesi musulmani, magari si vergogneranno di parlar male dell’ Italia. Sa che c’è? Dovremmo essere tutti dei populisti». […] «Guardi che molto spesso sono proprio gli omosessuali a litigare e a offendersi tra di loro. Che facciamo? Li puniamo perché sono omofobi? Si figuri che io non sono riuscita ad avere nemmeno un’ amica trans. E invece non ho mai avuto problemi con gli etero».
In 21 anni che sta in Italia, non ha mai subito discriminazioni?
«Assolutamente no. E se mi permette, su questo tema ho titolo per esprimermi».
[…] gay pride?
«Non partecipo a quelle manifestazioni. Non è che al gay pride si presentino in modo da far capire che sono degni, che so, di adottare un bimbo e farlo crescere bene. Ho una foto che parla da sola».
[…] La manifestazione di Milano cui lei ha partecipato era targata Pro vita: un’associazione contraria alle nozze gay, contraria all’ ideologia gender e per la quale i bambini hanno diritto a una mamma e un papà. Lei è d’accordo con loro?
«Mi preoccupa quello che può succedere, a scuola, a un bambino che non ha una famiglia normale».
Scusi, ma se il problema è che il figlio di due gay verrebbe preso in giro, hanno ragione i sostenitori del ddl Zan: in Italia si discrimina.
«I giovani adulti possono sicuramente essere sensibilizzati. Anche se le discriminazioni, tra di loro, sono sempre meno frequenti e tanti ragazzi fanno coming out serenamente. Quello che non va bene, è che si cerchi di fare il lavaggio del cervello ai bambini».
Efe Bal: “Ddl Zan non serve, Italia non è omofoba”
[…] È giusto far gareggiare gli atleti trans con le donne?
«No, no e no. Sei nato uomo, gareggi con gli uomini. Come sosteneva Donald Trump».
[…] E se qualcuno si rivolge a lei con il pronome maschile, s’incazza?
«L’ unico pirla che lo fa è il custode del mio palazzo. E non è italiano».
[…] Che ne pensa di Fedez?
«Chapeau per i 40 milioni che i Ferragnez hanno raccolto nel periodo più buio della pandemia. Però non li sopporto. E il primo maggio, come ha detto Giorgia Meloni, è stata un’occasione persa».
In che senso?
«Milioni di italiani non hanno un lavoro: forse, quest’anno, dovevamo dare più importanza a loro. E invece, gente che prende migliaia di euro per una foto, va in piazza a parlare di omosessuali e ad attaccare la Lega. Un partito che è stato votato da oltre il 30% degli italiani: almeno, portino rispetto nei confronti degli elettori».
Efe, lei è davvero agguerrita.
«Mi hanno bannata cinque volte da Twitter. Asia Argento, invece, ha lanciato l’hashtag #Salvinimerda ed è diventata un’ eroina. Viviamo in un mondo in cui se sostieni la destra sei una merda, un omofobo, un razzista che incita all’odio e non ha diritto di esprimersi; se sei di sinistra, invece, vai in tv a parlar male dell’Italia e degli italiani».
A questo punto, perché non si candida con la Lega? Potrebbe diventare la Luxuria di destra.
«La Lega mi ha bandita».
Anche la Lega? Come i social?
«Eh, anni fa appesi dei manifesti a Milano usando il loro simbolo e i vecchi leghisti mi cacciarono. Ma io sposo tutte le idee di Salvini. Ho partecipato alla scuola di formazione politica della Lega e ho ricevuto il certificato direttamente da lui».
Lui potrebbe perdonarla, no?
«Temo che, dentro la Lega, abbia meno potere di quanto si crede».
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