Marina Ripa di Meana, il figlio adottivo Andrea contro la decisione di mettere all’asta i gioielli
Marina Ripa di Meana, il figlio adottivo Andrea: “Mi incateno in via Margutta se Lucrezia Lante della Rovere vende i gioielli”. Il figlio adottivo di Carlo e Marina Ripa di Meana ha annunciato la clamorosa protesta per impedire alla sorella, l’attrice Lucrezia Lante della Rovere, di mettere in vendita i gioielli appartenuti alla madre.
«Sono pronto a incatenarmi davanti a Pandolfini in via Margutta, a Roma, e intanto dico a Lucrezia: non vendere i gioielli di nostra madre». Gli oggetti preziosi di Marina Ripa di Meana, custoditi fino a pochi mesi fa in una cassetta di sicurezza, verranno venduti. Si tratta di 43 lotti che saranno messi all’asta da Pandolfini a Firenze il prossimo 23 giugno.
Si tratta di una ricchissima collezione che va dai 200 per la collana in argento a spirale Mobius ai 5.800 euro del bracciale geometrico rigido di Schullin, in oro giallo e bianco con diamanti, passando per i circa 2 mila per la spilla-colonna con onice e diamanti che la Ripa di Meana indossava spesso in occasioni private ed eventi mondani. Andrea Ripa di Meana definisce l’asta «una svendita» e spiega che quei gioielli rappresentano i ricordi di una vita.
«Le sono stati regalati da amici, amanti, da Franco Angeli, dal marito Carlo, anche dal sottoscritto. Marina desiderava ardentemente rimanessero alla figlia e alle nipoti, come l’anello di fidanzamento della madre Vittorina. Un solitario, era stata rifatta la montatura da Bvlgari, rimodernato con cristallo di rocca e altri brillanti. Lucrezia aveva ricevuto per i suoi 50 anni. Dentro la cassetta di sicurezza c’erano altri preziosi. Ricordo un orologio a forma di rana regalatole da Marta Marzotto, realizzato su un disegno di Guttuso». Ma quello non andrà all’asta», rivela ai microfoni di AdnKronos.
Marina Ripa di Meana, il figlio adottivo Andrea: “Mi incateno in via Margutta”
I gioielli saranno esposti fino a domani, giovedì al 27 maggio, alla Casa d’Aste Pandolfini, prima di essere battuti all’asta e potranno essere visti solo da poche persone alla volta. E proprio davanti alla sede della casa d’aste, in Via Margutta è pronto a incatenarsi Andrea Ripa di Meana, che annuncia la protesta silenziosa.
«Avrò dei cartelli in cui invito Lucrezia a ripensare il suo gesto. Con quest’asta è come se chiudesse un cerchio. Lucrezia ha voluto prendere le distanze dalla madre, togliere di mezzo tutto quello che la ricorda, e sicuramente anche me. Questa vendita mi indigna, non penso lo faccia per soldi, perché Lucrezia non ne ha bisogno, ma semplicemente per cancellare la memoria della madre. Per sempre», rivela ancora all’AdnKronos.
I rapporti tra i due fratelli da sempre sono pessimi. Andrea fu adottato da Carlo Ripa di Meana con il consenso della moglie e risulta fuori dall’asse ereditario di Marina, che si limitò a firmare la pratica. «Per questo sono stato escluso da qualsiasi eredità e non chiedo niente», precisa.
Tra lui e la Lante della Rovere, le tensioni sono esplose dopo la morte di Marina Ripa di Meana, in particolare due anni fa a causa delle ceneri: «Lucrezia le ha ancora in un angolo della cucina mentre Marina voleva che fossero disperse in mare. Io ho insistito sull’argomento e lei mi ha bloccato i telefoni ed i social. Non ha mai più risposto alle mie chiamate. Anzi, ha fatto dire da un amico comune che non voleva più sentirmi né vedermi».
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