Allarme udito per gli italiani e non solo: i numeri
Allarme udito per gli italiani: 2 fattori mettono a rischio soprattutto i giovani. Quasi 2,5 miliardi di persone in tutto il mondo, ovvero una su 4, avrà problemi di udito entro il 2050 e almeno 700 milioni di queste avranno bisogno di cure e riabilitazione. E anche l’udito dei più giovani è a rischio, infatti oltre un miliardo di giovani di età compresa tra i 12 e i 35 anni, rischia danni dell’udito a causa dell’esposizione incontrollata a fonti di rumore eccessivo, compresa la musica che si ascolta in cuffia.
Oggi c’è un aumento del 4,8% dell’ipoacusia. A causa dell’invecchiamento della popolazione globale e dell’aumento dell’inquinamento acustico, stimiamo fino al 2030 una crescita dell’incidenza dal 7 al 10%. Per questa ragione l’informazione e la prevenzione assumono ancora più importanza per ridurre questa previsione.
Per quanto riguarda l’Italia, i problemi all’udito fanno registrare una stima pari al 12,1% della popolazione, circa 7 milioni di persone con ipoacusia, con una significativa differenziazione tra le classi di età e un aumento significativo con l’invecchiamento – con una percentuale del 50% tra gli over 80.
In Italia, ipotizzando un andamento simile a quello previsto per l’Europa, si può prevedere per il 2025 un numero di persone con calo uditivo autodiagnosticato pari a poco più di 8 milioni e per il 2050 compreso tra i 10 e gli 11 milioni di persone. Lo riporta Ansa.
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