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Boldi: “Anziani nelle Rsa a rischio. Quando mia moglie era in ospedale ho capito un aspetto”

Massimo Boldi sugli anziani nelle Rsa, l’appello a ‘Il Corriere della Sera’

Boldi: “Anziani nelle Rsa a rischio. Quando mia moglie era in ospedale ho capito un aspetto”. In una intervista a ‘Il Corriere della Sera’, l’attore ribadisce l’appello a favore degli anziani nelle Rsa, già lanciato all’AdnKronos.

«Senza vedere i familiari, gli anziani s’intristiscono, si deprimono, diventano inappetenti, si sentono abbandonati. Gli peggiorano l’umore e la salute. Io gli ospizi li ho frequentati. Li chiamo così, come ai miei tempi: andavo a trovare mio nonno Pietro Boldi all’ospizio di Cesano Boscone, ci è rimasto vent’anni ed è mancato a 99, sereno.

Sino all’ultimo, ha avuto vicino nipoti e figli: di figli ne aveva 13, perché vendeva mattoni in tutta Europa, stava sempre via e, come tornava, lasciava nonna incinta. Insomma, in ospizio, stava bene perché noi si andava tutti a trovarlo».

[…] «Gli anziani chiusi lì dentro hanno bisogno di sapere che i loro cari stanno bene. Vivono una settimana intera per vedere i familiari felici e in salute la domenica. Stare chiusi come in una cella è l’anticamera della morte».

Massimo Boldi lancia l’appello nell’anniversario della morte di sua moglie, non per caso: «Marisa è stata tanto in ospedale e io ho fatto di tutto per starle vicino. Esserci era importante per me e per lei. È stata dura, perché dovevo anche lavorare e, quando giravo, non potevo andare, e poi dovevo far finta con le figlie, che erano piccole e non sapevano che il finale era già scritto. Quando morì, dopo 24 giorni, andai a girare Un ciclone in famiglia , una fiction di successo, ma quanto mi sentivo solo la notte…».

Infine, confessa che esagerava quando ha detto che se fosse stato in una Rsa, avrebbe perso la voglia di vivere: «In effetti, credo che, prima di arrendermi, la mia reazione naturale sarebbe stata fare il comico: avrei provato a far ridere i miei compagni, come facevo da bambino a scuola. Non c’è differenza fra essere bimbi e vecchi: sei felice se senti l’affetto dei tuoi cari e se ridi».

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