Recovery Fund, petizione del Movimento per il nuovo Sud alla Commissione europea per una verifica sull’impego dei fondi dell’Italia
Recovery Fund, petizione Movimento nuovo Sud: “Ue intervenga per verifica parametri”. Non solo i 500 sindaci in Piazza Plebiscito a Napoli, si susseguono le iniziative per la giusta distribuzione dei fondi assegnati all’Italia dalla Commissione europea. Il Movimento per il nuovo Sud ci ha inviato un comunicato stampa per annunciare l’invio di una petizione all’Ue per una verifica sui piani di investimenti nei piani del Governo Draghi.
Recovery Fund, la petizione del Movimento nuovo Sud
Dopo il voto contro il Sud di tutti i parlamentari meridionali, meglio rivolgersi direttamente all’Europa… RECOVERY FUND E SUD: IL MOVIMENTO PER IL NUOVO SUD HA INVIATO AL PARLAMENTO EUROPEO UNA PETIZIONE PER CONTROLLI E MODIFICHE A FAVORE DELLE REGIONI MERIDIONALI
Il Movimento per il Nuovo Sud ha inviato al Parlamento Europeo una petizione per chiedere un eventuale intervento o modifica del piano del governo italiano relativo al Recovery Fund.
Nel piano è previsto il 40% dei finanziamenti per il Sud e il movimento neo-meridionalista ha richiesto al Parlamento Europeo di verificare se il piano rispetta i criteri europei secondo i quali all’Italia sono stati assegnati oltre 200 miliardi per colmare il divario Sud-Nord in particolare per le differenze per Pil e disoccupati. Con quei criteri al Sud sarebbe spettato il 65% circa dei fondi (60 miliardi in più di quelli previsti).
Il piano è stato approvato ieri (27 aprile 2021) da Camera e Senato senza alcuna opposizione dei parlamentari meridionali.
Per questo motivo il Movimento per il Nuovo Sud ha chiesto direttamente ai vertici del governo europeo un intervento nella speranza che rappresentino e difendano le istanze delle regioni meridionali.
Da 160 anni, del resto, le popolazioni meridionali sono costrette a subire discriminazioni che solo negli ultimi 17 anni gli hanno sottratto 840 miliardi di euro dimostrando che non si tratta di una “scarsa capacità di spendere”, secondo una tesi molto diffusa in questi giorni, ma anche di una mancata capacità o volontà di risolvere una questione meridionale che garantisce ai meridionali la metà circa dei servizi e dei diritti del resto degli italiani.
Ufficio stampa
IL TESTO DELLA PETIZIONE E GLI ALLEGATI SUL SITO www.ilnuovosud.it
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