Città segrete, Augias bocciato dai napoletani per la trasmissione di Raitre
Città segrete, Augias bocciato dai napoletani: “Camorra e malaffare, che c’entra con la cultura?”. La trasmissione che solitamente racconta le grandi città europee attraverso uno sguardo inedito, “con eleganza anima, umori e spirito”, nella puntata in onda su Raitre ieri sera, sabato 17 aprile, si è trasformata in una sorta di docufilm su Maradona e Cutolo, condita da un po’ di Masaniello.
Camorra, malaffare, rivoluzioni. Quasi tremila anni di storia ridotti ad una narrazione che tra un monumento e un aneddoto storico ha visto protagonisti i soliti luoghi comuni. È questo, in sintesi, il filo conduttore con cui Corrado Augias, già protagonista in questo senso in passato, ha legato i pregiudizi di ieri e di oggi in una soluzione continuativa confezionata per il servizio pubblico. E ovviamente ai napoletani non è piaciuto.
Sui social sono tanti gli utenti napoletani, e non solo, a protestare per la ricostruzione di Augias apparsa ben diversa da quelle dedicate ad altre Città in precedenza. “Pessimo #CittaSegrete su una #Napoli senza segreti (persino Pulcinella si sarà rivoltato nella tomba, ma chi si è sbizzarrito nei luoghi comuni chissà se capisce il nesso). Confusione cultura e cronaca. Nostalgia di @albertoangela“, scrive un utente su Twitter.
E ancora: “Si parla più di Cutolo che di Maradona, più che di San Gennaro addirittura Ma perché?”. Oppure: “#augias è riuscito a fare il peggior documentario della storia a tema #Napoli Complimenti @RaiTre, uno schifo squallido senza paragoni”. “Un’altalena di luoghi comuni e buoni momenti. Augias quando parla del sud non riesce a brillare. #CittaSegrete”, si legge ancora.
E tra chi sottolinea il trattamento del servizio pubblico per cui “tutti, napoletani compresi, pagano il canone”, qualcuno ricorda ad Augias una delle parti mancanti: “Mi sono persa l’inizio, qualcuno mi sa dire se Augias ha spiegato come ha fatto Napoli, da CAPITALE EUROPEA, a diventare ultima in tutte le classifiche socio economiche in 160 anni? O ha detto le solite mink* su “o sole, pullecenella e a tarantella”? Senza polemica #CittaSegrete”.
Anche su Facebook la trasmissione di Augias ha ricevuto una sostanziosa dose di critiche. Sono tanti i post contro la ricostruzione soprattutto nei gruppi identitari. Anche la politica è intervenuta sulla debacle del giornalista. Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli, sulla propria pagina Facebook, scrive: “Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non da merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Rai 3. Augias. Città Segrete. Mi farò sentire”.
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