Miguel Bosé resta negazionista e non parla solo della sua posizione rispetto alla pandemia ma anche del suo burrascoso passato a La Sexta
Miguel Bosé: “Resto negazionista, la verità è una. Droghe? Mi facevo 2 grammi di coca al giorno”. Il cantante a tutto tondo dal passato di eccessi, al negazionismo, allle vicissitudini degli ultimi anni. Il racconto ai microfoni di Jordi Évole sul canale televisivo spagnolo La Sexta. I contenuti del colloquio, andato in onda nella serata di ieri, domenica 11 aprile, è stato ripreso dalla stampa spagnola.
Bosè esordisce chiedendo all’intervistatore di togliersi la mascherina. “Sono negazionista e questa è una posizione che porto avanti a testa alta. C’è un disegno che non si vuole rivelare, questa è la verità”, ha detto Bosé.
E sulla madre, l’attrice Lucia Bosé, morta in isolamento nell’ospedale di Segovia il 23 marzo dell’anno scorso: “Non è stato il virus a ucciderla, ma qualcos’altro. Se parlassi direi cose molto pericolose per chi doveva curarla”.
Dopo il capitolo Covid, il cantante ripercorre il passato affermando di aver “vissuto anni selvaggi. Droga, sesso bestiale, sostanze…”. Il periodo iniziò alla fine degli anni Ottanta, dopo una delusione d’amore: “Una notte chiamai alcuni amici e dissi loro che avevo bisogno di fare festa. Ricordo il primo bicchiere, poi la prima striscia di coca. Gli effetti mi durarono una settimana”.
Miguel Bosé: “Resto negazionista, la verità è una…”
La droga diventò presto parte della quotidianità di Bosé: “Pensavo che fosse una parte necessaria, legata alla creatività. Ma da un giorno all’altro le droghe smettono di essere tue alleate e diventano il tuo nemico”.
Poi il cantante ha detto basta, affrontando un percorso per uscirne: “Non uscivo più nei locali, ma mi facevo lo stesso tutti i giorni. Sono arrivato a consumare quasi 2 grammi di cocaina al giorno, oltre a fumare marijuana e a prendere pastiglie. Con questa roba ho smesso solo 7 anni, per sempre”.
Nell’intervista, anche senza nominarlo mai in maniera esplicita, Bosé ha toccato anche il tema della relazione finita con l’ex compagno, Nacho Palau. Dalla rottura è nata una battaglia legale per l’affidamento dei loro quattro figli: Diego, Tadeo, Ivo e Telmo.
“La mia voce naturale va e viene. È un problema di natura emotiva. Ho cominciato a perdere la voce nel momento in cui la mia famiglia. Ecco, quando questa relazione ha cominciato ad andare male, quando l’amore non esiste più e anche l’amicizia e la convivenza civile spariscono, quando tutto crolla… Nel mio caso per discrezione, responsabilità, educazione, prima incassi tutto ma poi esplodi. Così per me sono incominciati problemi seri. Tra cui la voce: adesso almeno posso parlare, però ero arrivato proprio a non emettere più suoni”.
Seguici anche su Facebook. Clicca qui per diventare fan della nostra pagina
Leggi anche:
Speranza: “Riaperture con cautela, valutiamo dati tra due incroci. Abbiamo un tesoretto…”
Aggiungi Commento