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Sarah Cosmi: “Fallo? Tutta finzione, Tinto Brass si divertiva. Ho lasciato quando Gesù è apparso in sogno”

Sarah Cosmi su ‘Fallo’, Tinto Brass e non solo, l’intervista a dagospia.com

Sarah Cosmi: “Fallo? Tutta finzione, Tinto Brass si divertiva. Ho lasciato quando Gesù è apparso in sogno”. L’ex attrice si racconta partendo proprio dal film che l’ha resa un sogno erotico agli inizi degli anni duemila in una intervista a dagospia.com. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Sarah lei è stata un vero e proprio sogno erotico per tantissimi uomini a cavallo tra gli anni novanta e i primi anni duemila, se ne rende conto?
“Il mondo dello spettacolo e in particolare modo il cinema non ti dà esattamente la percezione di cosa e quanto tu rappresenti per le persone. Al tempo non avevo alcuna consapevolezza di ciò, ne era quello che desideravo accadesse, oggi me ne sono resa conto vedendo quante persone continuano a scrivermi a distanza di tanto tempo”.

Sarah Cosmi: “Fallo? Mio marito mi spinse ai provini”.

È stata una delle più rappresentative muse di Tinto Brass, che ricordi ha di quel periodo?
“Tutto è iniziato per il bisogno che avevo di una “vittoria” dopo tante esperienze che al tempo vivevo come sconfitte. Una dopo l’altra mi avevano portata a sentirmi completamente a terra. Dai 14 ai 20 anni avevo collezionato dolori che non riuscivo più a reggere. Gli ultimi due hanno influenzato molto la mia vita e le mie scelte: la perdita di mio figlio al quarto mese di gravidanza e il contratto campestre firmato con un manager in Svezia che si era appropriato di tutti i proventi del mio disco arrivato al diciottesimo posto in classifica.

Mio marito, che al tempo era il mio fidanzato, lesse che Tinto Brass stava facendo i provini a Cinecittà e così mi incitò a provare. Non volevo veramente lavorare con lui, volevamo solo vedere se mi avesse presa! Così cercai di entrare senza agente e senza invito. Per caso Enrico Brignano era seduto all’ingresso e convinse il guardiano a farmi entrare comunque e grazie alle mie doti attoriali finsi di essere in ritardo, insomma riuscii a fare il provino e Tinto mi prese. Non ci credevo! Dopo quindici giorni di incubi accettai e tutto ebbe inizio”.

Che rapporto aveva con il maestro Tinto Brass?
“Tinto rideva quando lavoravo, diceva che ero divertente e che avevo una vena ironica che lo divertiva molto, che ero nata per il cinema ed ero la professionista che ogni regista avrebbe voluto dirigere. Mi ridiede la fiducia in me stessa, fu come un mentore e il padre che credeva in me che fino a quel momento non avevo avuto”.

[…] Come si sentiva e cosa provava  a farsi vedere nuda in situazioni e pose ammiccanti e ad alto tasso erotico?
“In realtà l’alto tasso erotico é una percezione dello spettatore e non dell’attore. Ho fatto film non erotici e vi garantisco che una scena di sesso è una scena di sesso sia in uno che nell’altro. È una finzione in cui la differenza la fa esclusivamente la regia. Le luci sono differenti, l’inquadratura, ciò che si vede e ciò che non si vede e magari, qualche frase piccante. Per un attore non fa differenza: fai solo finta di fare sesso. Nel caso del film “Fallo”, Tinto è stato incredibile perché mi sono stupita anche io riguardandomi da quanto tutto sembri reale, ma garantisco: è pura finzione!”.

Sarah Cosmi: “Fallo? Tutta finzione. Oggi ho cambiato vita”.

Da più di quindici anni ha deciso di ritirarsi dal mondo del cinema e dello spettacolo e non è più apparsa da nessuna parte, come mai?
“Ho iniziato a lavorare in quel mondo da quando avevo quindici anni, era tutto ciò che credevo di volere. Ma a un certo punto della mia vita, quando ero arrivata esattamente dove volevo mi accorsi che non ero felice. Qualcosa mi stava cambiando, o è più corretto dire che mi stavo lasciando cambiare.

Non mi riconoscevo più, quella Sarah non era la vera me. Mio figlio era nato da tre anni e non riuscivo a vederlo mai a causa del teatro. Io e mio marito ci stavamo allontanando e questo mi faceva soffrire molto. Un giorno feci una preghiera accorata e la notte sognai Gesù. Quella notte mi svelò il mio cammino.

Due giorni dopo iniziai a studiare la Bibbia e poco dopo lasciai tutto per dedicarmi a Dio. Fu questa parte della mia vita che mi ha fatto comprendere come dovevo applicare il mio più grande talento: l’eros, cioè la capacità di ispirare gli altri. Avevo solo usato una piccola parte di quella straordinaria energia. Avevo ancora tanta strada da fare”.

Ha cambiato radicalmente vita. Oggi è una karisma trainer e creatrice del metodo neo coaching, di cosa si tratta?
“[…] Sono diventata esperta in intelligenza emotiva e ipnotista. Oggi ho creato la Sequenza di Odòs, il metodo applicabile ad ogni cammino di evoluzione per estrapolare, manifestare e potenziare se stessi. In tutti questi anni di lavoro con le persone ho provato la meravigliosa sensazione di essere al posto giusto al momento giusto, quella che provi solo quando incontri il tuo vero cammino, quello pieno di significato che dà senso alla tua vita. Così ho compreso che dovevo aprire una scuola per insegnare ad altri il mio metodo di Coaching […]”.

Sarah Cosmi: “Fallo? Non sono pentita per mie scelte”

[…] Si è mai pentita delle sue due scelte lavorative?
“In realtà tre, perché tra l’una e l’altra ho avuto un’agenzia pubblicitaria per diciotto anni che è stato il passaggio da una dimensione e l’altra. Non mi pento di nulla perché tutto è esperienza, tutto è stato utile a farmi diventare la professionista che sono oggi. Ogni cosa che ho appreso, ogni dolore ogni gioia. Non esiste giusto e sbagliato, sono solo giudizi che limitano la nostra visione di noi stessi e ci impediscono di vivere, dobbiamo accogliere ogni aspetto di noi perché ciò che combatti diventa il tuo demone e con lui lotterai per tutta la vita”.

[…] Come vive oggi e cosa si augura per il futuro ?
“Oggi mi dedico anima e corpo alla mia missione sulla terra, aiutare le persone a riprendere contatto con se stesse, non chiedo altro. Sono felice, ho una famiglia speciale, un marito e un figlio fantastici e due socie eccezionali. Non so cosa potrei volere di più. Mi auguro di poter diffondere più possibile il mio metodo così da creare tanti professionisti capaci che possano aiutare il maggior numero di persone possibili. E poi ho un desiderio, quello di aprire una scuola di potenzialità per bambini. In questo momento sono gli esseri che soffrono di più”.

Le piacerebbe tornare in televisione o al cinema o è un capitolo definitivamente chiuso?
“Non è nei miei piani. Non ne sento l’esigenza, tuttavia non come voglio io ma come vuole Dio. Magari un giorno la tv potrebbe essere il mezzo di diffusione che lui sceglie per il metodo, chi può dirlo? Io no di certo. Se qualcuno sedici anni fa mi avesse detto cosa sarei diventata oggi non ci avrei mai creduto…tutto è possibile!”.

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