L’effetto Covid sulle Pensioni si mostra con un risparmio record per le casse dell’Inps
Effetto Covid sulle Pensioni: risparmio record a causa di migliaia di anziani morti. A causa della pandemia nel 2020 si è registrato un forte aumento della mortalità in Italia: 746.146 decessi. Ben 100.526 unità, (il 15,6% in più) rispetto alla media registrata tra il 2015-2019, pari a 645.619. L’eccesso di mortalità ha inciso prevalentemente sulla popolazione più anziana portando, di conseguenza, notevoli effetti sul sistema pensionistico Inps, con la cancellazione di numerose pensioni per causa di morte
Secondo una stima de ‘Il Corriere della Sera’, si è proceduto a escludere dai 100.527 deceduti in più, i soggetti con età inferiore ai 65 anni per cui si sono considerati solo i 96.818 deceduti, quasi certamente già pensionati, con età uguale o superiore a 65 anni, pari 96,3% dell’eccesso di mortalità complessiva, che l’Istat e l’Iss pubblicano suddivisi in due gruppi senza distinzione di genere: il primo dai 65 ai 79 anni con 20.110 deceduti e il secondo da 80 e più anni con 76.708 deceduti.
Effetto Covid sulle pensioni
La riduzione della spesa pensionistica calcolata per il 2020, è pari a 1,11 miliardi di euro. In base al sistema di calcolo attuale, l’entità della spesa pensionistica complessiva nel decennio 2020-2029 sarà minore, al netto delle nuove reversibilità. Alla fine il risparmio per il bilancio dell’Inps, è di circa 11,9 miliardi di euro. A queste minori spese (risparmi nelle uscite per prestazioni) si dovranno aggiungere quelle relative al 2021, una volta resi noti i dati per genere e classe di età dell’eccesso di mortalità complessiva rispetto alla media 2015-2019.
“Già nel 2018 era stato raggiunto il numero minimo di pensionati degli ultimi 25 anni con 16.004.000 persone in quiescenza; nel 2019, nonostante quota 100 e le altre anticipazioni tra cui Ape sociale e opzione donna (pari a circa 200.000 anticipazioni), il numero di pensionati è aumentato di sole 30 mila unità.
Con molta probabilità nel 2020, l’effetto combinato dei quota 100 e le altre anticipazioni con circa 155 mila liquidazioni in più e della pandemia, manterranno molto contenuto, rispetto alle previsioni, l’incremento del numero dei pensionati anche perché occorre considerare, come accaduto negli anni precedenti, che sono in pagamento dal lontano 1980, (o anni precedenti) cioè da oltre 40 anni, più di 565.000 pensioni e da 35 anni e più ben 1.030.000, che sono soggette a ampie cancellazioni per le età molto avanzate dei percettori”, conclude l’analisi di CorSera.
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