Ufficiale arrestato per spionaggio, la moglie ha spiegato i motivi che hanno spinto il capitano di Fregata a macchiarsi di reati gravissimi
Ufficiale arrestato per spionaggio, la moglie: “Il Covid ci ha impiverito, aveva un timore non è traditore”. Si chiama Claudia Carbonara ed è una psicoterapeuta professionista specializzata in sessuologia clinica, oltre che esperta di terapie individuali e di coppia. Stiamo parlando della moglie del capitano di fregata Walter Biot, arrestato ieri, mercoledì 31 marzo, per spionaggio militare dopo essere stato sorpreso a vendere segreti militari in un parcheggio di Roma.
La donna, 54 anni, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de ‘Il Corriere della Sera’, a cui ha spiegato i motivi che hanno spinto il marito a macchiarsi di reati gravissimi. Biot, che lavora allo Stato maggiore della Difesa, percepisce uno stipendio fisso di circa 3mila euro al mese. Alcune indiscrezioni parlavano di spese legate a cure mediche per la figlia malata, ma il quotidiano smentisce che i circa 5mila euro ricevuti dai russi, potessero servire a quello.
“Mio marito non voleva fottere il Paese. Ai russi ha dato il minimo che poteva dare. Niente di così compromettente. Perché non è uno stupido. Solo che era disperato per il futuro nostro e dei figli”. Adesso, spiega la donna, “temo la gogna mediatica”. Traditore della patria? “No, lui la patria l’ha servita. So che Walter era veramente in crisi da tempo, aveva paura di non riuscire più a fronteggiare le tante spese che abbiamo. L’economia di casa. A causa del Covid ci siamo impoveriti, lo sa?”.
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