Giampiero Mughini e il rigore su Chiesa, lo scrittore commenta la sconfitta della Juventus su dagospia.com
Mughini: “Rigore su Chiesa lampante. Pirlo va confermato, ma un aspetto è preoccupante”. Lo scrittore commenta su dagospia.com la sconfitta della Juventus subita in casa contro il Benevento.
“[…] non è una così gran notizia che la Juve le buschi in casa 0-1 da una squadra di mezza classifica di nome Benevento e che esca definitivamente dopo nove anni dalla corsa scudetto. Era già inciso nella storia di quest’ultimo campionato e a me veniva da ridere a leggere che la Juve si stava apprestando a cercare di vincere tutte le partite pur di acciuffare un’Inter che nei risultati di gioco stava davanti di chilometri.
E non è neppure una notizia che pochi minuti dopo il gol del Benevento un difensore della squadra allenata da Superpippo Inzaghi rotoli in area tra le gambe di Chiesa e lo butti giù, ciò che nove volte su dieci è un rigore lampante. Che cosa avrebbe cambiato alla storia di questo campionato un 1-1? Nulla di nulla di nulla.
Finito un ciclo, molti di noi ne erano sicuri da tempo. Usciti dalla Champions, ci battiamo per un terzo posto in campionato e non sarà all’acqua di rose e a parte la finale di Coppa Italia. Tutta colpa e responsabilità del giovane allenatore Andrea Pirlo? Ma non diciamo sciocchezze. Stesse a me, l’unica cosa certa da cui ripartirei l’anno prossimo è la conferma di Pirlo.
Le ha tentate tutte, ci sono giocatori che ha messo dappertutto, a destra o a sinistra, più avanti o più indietro. Niente da fare. La squadra non c’è, ha fatto non ricordo più quanti punti in meno della squadra di Sarri su cui noi tutti avevamo mugugnato a più non posso.
Purtroppo non è solo questione di un decimo scudetto mancato quando un ciclo finisce. C’è che il debito della società s’è fatto allarmante, che il costo degli stipendi s’è fatto insostenibile, che Ronaldo ha 36 anni e che costerebbe 60-70 milioni di euro tenerlo ancora un anno e che senza di lui non sappiamo bene chi riuscirebbe a fare i gol, c’è che un giocatore che quest’anno non abbiamo avuto e che di nome fa Paulo Dybala forse sì e forse no si concilia con il gioco e con la posizione in campo di CR7, c’è che dobbiamo pagare un fottìo di soldi perché sia concluso l’acquisto di Chiesa e di altri.
Finisce un ciclo, finisce un impero, tutto sarà nuovo e difficilissimo. Grazie Juve per esserci stata, e così a lungo, e così imperiosamente. Grazie Andrea Agnelli, grazie Paratici, grazie Nedved, grazie all’Antonio Conte che già in campo era stato il nostro “capitano”, grazie Massimilano Allegri. Non è stato bello, è stato bellissimo”.
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