Ursula von der Leyen sui vaccini e non solo, la presidente della commissione Europea fa il punto della situazione in una intervista a ‘La Repubblica’
Von der Leyen: “Sui vaccini rischiato Unità europea. C’è un solo modo per uscire da situazione critica”. La presidente della commissione Europea fa il punto della situazione in una intervista a ‘La Repubblica’.
“Non posso nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se 4 o 5 Stati membri avessero avuto i vaccini e gli altri no: sarebbe stato devastante per l’unità europea e avrebbe distrutto il mercato unico. È vero che stiamo attraversando situazioni molto critiche, ma tutti realizziamo che miglior approccio per uscirne è quello di lavorare uniti a livello europeo”.
Oltre a difendere i contratti sui vaccini, afferma di essere “profondamente convinta che capiremo tutti che l’approccio giusto era di stare insieme come Unione europea. Quando abbiamo negoziato i contratti con aziende che avevano richieste da tutto il mondo, a farlo eravamo 450 milioni di europei. Nessun Paese da solo avrebbe ottenuto un portafoglio di vaccini tanto vasto e oggi vediamo quanto sia importante disporre di una ampia scelta perché puoi sempre avere problemi con un produttore”.
Von der Leyen: “Sui vaccini abbiamo rischiato l’Unità europea”
Von der Leyen, poi, annuncia di aver “messo in mora” AstraZeneca per i ritardi sulle forniture di vaccini. Pretende quindi “reciprocità” sull’export di vaccini, e si rivolge in particolare al Regno Unito: “Chiedo maggiore apertura perché l’Europa è tra le regioni del pianeta che esporta di più. Ho messo sul tavolo il tema della reciprocità, ora discutiamo con i governi gli strumenti per raggiungerla in preparazione del vertice europeo”.
Sul contratto con AstraZeneca. “È previsto che l’azienda consegni all’Unione sia dagli impianti europei sia da quelli britannici, ma finora non abbiamo ricevuto nessuna fornitura da parte loro mentre la produzione europea di AstraZeneca ha lasciato la Ue verso il Regno Unito. AstraZeneca deve consegnare all’Europa anche dalla Gran Bretagna”.
La presidente della commissione europea intende vaccinare il 70% della popolazione entro l’estate. E non chiude allo Sputnik ma sul vaccino russo, avverte: “Non ha dato prove sulla sua capacità produttiva. Ma sono estremamente fiduciosa che raggiungeremo l’obiettivo. Il certificato è del tutto neutrale. Dà diversi strumenti per provare che non sei contagioso e non è discriminatorio”.
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