Madame si racconta in una intervista rilasciata a ‘7’ de ‘Il Corriere della Sera’
Madame si racconta: “Io presa in giro perché non mi lavavo. Partner? Maschi o femmine, mai avuto problemi”. La rapper vicentina ripercorre alcune tappe della sua vita privata e professionale in una intervista rilasciata a ‘7’ de ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] All’età di undici anni i suoi si separano.
«Papà mi dice che vuole lasciare mamma. Eravamo per strada, davanti al portone. Appena salgo chiedo: “Quanto ami papà da 1 a 10?”. E mamma: “Otto”. E io: “Lui si vuole separare”. Non ne sapeva niente, c’è rimasta malissimo, specie per quell’otto».
I giocattoli preferiti da bambina?
«Wolfie, il mio cane. Un libro di poesie rosa carne di cui non ricordo il titolo. E il libro dei perché, fondamentale».
Motivo?
«Con quel libro imparo a fare domande a me stessa e agli altri».
Esempio?
«A mio padre chiedevo: “Perché esiste Dio?”. Oppure: “Perché siamo vivi?”».
E lui?
«Pensava fossi un genio».
A scuola?
«Il contrario, mi prendevano in giro. Per i denti, e per il fatto che non mi lavavo».
Non si lavava?
«A quattordici anni hai altro a cui pensare. Lavarsi è arrivato in seguito, prima ci sono state tante altre cose bellissime che mi hanno fatto crescere».
Il peggiore episodio di bullismo?
«Una volta sono svenuta, e loro, i miei compagni, mi hanno calpestata. Mi calpestavano per capire se fingessi».
Madame si racconta: “A 14 anni mi innamorai del mio allenatore”
[…] Primo amore?
«L’allenatore di pallavolo. Io 14 anni, lui 30. M’innamoro, comincio a lavarmi, una volta ogni due giorni invece che una al mese. Mi trucco per andare a pallavolo».
E?
«Gli scrivevo su WhatsApp, era l’unico che mi fosse rimasto, la mia persona di riferimento per capire il mondo».
Si dichiara?
«Molto tempo dopo, a quel punto lui era andato via dalla squadra».
Parole della dichiarazione?
«A diciotto anni potrò darti un bacio?».
Risposta?
«Dipende da chi amerò in quel momento».
Arrivati i diciott’anni?
«Già stavo da un’altra parte».
Dove?
«Innamorata della professoressa di matematica».
Una donna.
«Mai avuto problemi maschio femmine, semplicemente le donne etero sono più difficili da raggiungere, e quello era il mio scopo».
[…] Manifestazioni d’amore?
«Scrivevo di nascosto: lettere, canzoni, che le davo per il compleanno e per Natale. Una volta chiedo alla bidella di consegnarle in classe il cd Le onde di Einaudi, con tanto di lettera».
Conseguenza?
«Lei non capisce che sono io. Lo capisce parecchio dopo: tredici giorni dopo, e mi ringrazia. Era una donna di poche parole, e non molto dolci, insomma: la persona perfetta da amare».
Fine dell’innamoramento?
«Lei va in pensione, io vengo bocciata. Dovevo dimenticarla, per fortuna che avevo iniziato una vita nuova: amici, rapporti reali. Sesso regolare».
Madame si racconta: “Mi infastidisce essere criticata da chi non mi conosce”
Amori?
«Persone che si affezionavano a me, a cui io non mi affezionavo, o viceversa. Situazioni destinate a finire».
[…] Chi è Madame?
«Per farle capire: non ho mai avuto una calligrafia mia, copiavo quella del compagno di banco, e siccome i compagni di banco cambiavano di continuo, i miei quaderni sembrano scritti da trenta persone diverse».
Lo stile di Madame?
«Mio, personale, come l’immagine del resto. Non mostro il corpo, forse perché ancora non ne sono fiera. E anche perché penso: chi si merita di vedermi nuda oggi?».
[…] La maggiore soddisfazione al termine di un lavoro?
«Non l’uscita del pezzo, quando magari fa tante visualizzazioni, ma quando lo faccio ascoltare ai miei, in macchina. Mio padre e mia madre davanti, io dietro».
Fastidi del successo?
«Il fatto che gente che non mi conosce mi critica. Perché devi parlare di me? Che ti ho fatto di male?».
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