Orietta Berti è caduta prima di entrare in scena sul palco dell’Ariston, il retroscena a ‘TV Sorrisi e Canzoni’
Orietta Berti: “Sono caduta prima di entrare in scena a Sanremo. Messaggi? Non mi comprano più telefoni”. La cantante rivela il retroscena in intervista a ‘TV Sorrisi e Canzoni’ di cui vi proponiamo alcuni passaggi.
Orietta, dopo 29 anni è tornata sul palco dell’Ariston in gara.
«Al momento di entrare la prima volta avevo una fifa tremenda. Mi tremavano le gambe e ho fatto uno scivolone. Per fortuna che non ero ancora in scena e mi ha preso l’assistente di palco! Mi sono rimessa un po’ a posto e sono entrata. Quando ho visto quella splendida orchestra mi sono rincuorata e mi è venuta una gran voglia di cantare».
Ha cantato benissimo…
«Ho usato i vecchi mezzi, non ho voluto il microfono che corregge l’intonazione. Oggi tutti i ragazzi lo usano, io invece ho voluto il microfono normale che uso sempre. E poi non ho messo gli auricolari perché mi dà fastidio vedere il cantante che si aggiusta il volume dietro alla schiena».
Come è stato cantare in un Festival scandito da regole così rigorose?
«Mangiavo sola in camera, eravamo tutti blindati e… tamponati. Mi vestivo e mi truccavo sempre da sola. La sera un’ora prima di cantare mangiavo i miei peperoncini per schiarire la voce. Arrivavo all’Ariston accompagnata dal mio maestro e lì ci dividevano, lui entrava da una porta per andare dall’orchestra, io venivo chiusa nella cameretta rossa (la “red room”, ndr). Durante la pausa pubblicitaria mi facevano uscire, e dopo un corridoio arrivavo fino all’entrata del palco. Andavo sulla stellina che era in terra e tutte le luci si concentravano su di me. Che bello!».
Non è scesa dalla scala.
«No, perché avevo paura di scivolare e di farmi male, entravo dal lato del palco».
Aveva tacchi molto alti?
«Dieci centimetri, con in più il plateau, erano a spillo e avevo paura che si incastrassero tra le assi di legno del retropalco».
[…] Cosa le ha detto suo marito Osvaldo dopo la sua esibizione?
«“Sei stata brava ma ti devi emozionare di più, devi far vibrare la voce seguendo le emozioni”. È il suo carattere: a lui non va mai bene niente…».
Ha ricevuto messaggi?
«Io non ho telefono perché ne ho persi quattro e non me lo comprano più».
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