Plusvalenze Juve, dalla Francia attaccano il club bianconero che avrebbe 120 calciatori sotto contratto, l’intervista di Comolli a Le Monde
Plusvalenze Juve, dalla Francia: “Giocano 25 ma in 120 sotto contratto, sapete come si chiama questa cosa?”. Attacco durissimo al club bianconero direttamente dalla Francia dove l’argomento plusvalenze negli ultimi mesi stra trovando sempre più spazio. Il movimento transalpino, complice anche la crisi dovuta alla pandemia, non riesce più a piazzare i suoi gioielli cresciuti nei vivai, elemento che da sempre caratterizza il calcio francese.
A tal proposito è intervenuto Damien Comolli, ex allenatore attualmente presidente del Tolosa, formazione che milita in Ligue 2. Comolli ha parlato in rappresentanza del fondo d’investimento statunitense RedBird, in una intervista rilasciata a Le Monde, dove ha tuonato contro la compravendita di calciatori che gonfia le rose nella speranza di future plusvalenze.
E alla domanda sul cosiddetto “trading”, Damien Comolli ha subito puntato il dito contro il club bianconero. “Questa cosa qui non la chiamo trading ma speculazione. Prendete la Juventus, che va avanti con uno zoccolo duro di massimo 25, ma in realtà ha 120 giocatori sotto contratto.
Perché avere così tanti calciatori? Magari questa cosa permette di avere dei ricavi supplementari – in particolare per restare in linea col fair play finanziario – grazie alla vendita di calciatori che non hanno nessuna intenzione di utilizzare in prima squadra. L’ idea è di comprarli a un milione per rivenderli a cinque”.
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