Nessuna multa per chi viola la quarantena: un dettaglio nella legge annulla punizioni e sanzioni per chi va in giro consapevole della positività
Nessuna multa per chi viola la quarantena: un dettaglio nella legge annulla punizioni e sanzioni. Niente punizioni o sanzioni penali o amministrative per chi, positivo al virus, viola la quarantena. Il decreto legge del 25 marzo 2020 prevedeva sanzioni fino all’arresto per le persone consapevoli di essere risultate positive al tampone, ma sorprese a violare l’obbligo di isolamento.
Questo perché, come riporta ‘Il Corriere della Sera’, in Parlamento, il 22 maggio 2020 in sede di legge di conversione del decreto, passò inosservata (e poi inapplicata dai Comuni) l’aggiunta di una condizione: non solo essere positivi, ma anche ricevere una ordinanza del sindaco. In sostanza, la legge non è mai stata valida perché nessun sindaco di alcun Comune ha mai rmanato questa ordinanza ai cittadini positivi
Un dettaglio di non poco conto se consideriamo che di fatto esclude la punibilità di tutti coloro che, pur avendo certezza della propria condizione di positivi al virus, ma non avendo ricevuto l’ordinanza del sindaco, si sottraggono all’isolamento e violano la quarantena.
Nessun illecito penale dell’articolo 260 del Testo Unico delle leggi sanitarie sull’«inosservanza di un ordine legalmente dato per impedire la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo», né sanzioni amministrative. A rendere ‘ufficiale’ quanto sopra, la Procura di Milano in un lungo provvedimento che fa il punto del quadro normativo.
Nella fattispecie è arrivata al gip la richiesta di archiviazione di una positiva senzatetto allontanatasi l’anno scorso per due ore dall’ospedale per tornare in dormitorio. La Procura neneghina argomenta i termini di questo effetto paradossale. È un effetto destinato a protrarsi se non cambierà la norma o non cambierà l’operato dei sindaci, i quali lamentano di non disporre di informazioni dalle Asl.
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