A Milano ristoratori furbetti organizzano cene clandestine utilizzando un trucco per ‘aggirare’ le norme anti-Covid del Dpcm
Milano, ristoratori furbetti e cene clandestine: il trucco per ‘aggirare’ le norme anti-Covid. All’esterno le saracinesche sono abbassate, ma all’interno di alcuni ristoranti di Milano le misure imposte dal Dpcm non vengono rispettate. Alcuni ristoratori continuano dunque a lavorare senza rispettare le leggi: tra i loro clienti ci sono anche vip e calciatori.
A smascherare i furbetti dei ristoranti, le telecamere nascoste di “Live – Non è la d’Urso”. Al momento del conto, sullo scontrino viene registrata la dicitura “Delivery” e per non dare sospetti si esce dal retro. Si brinda alla zona rossa e a chi è a casa nel rispetto delle regole, ma in alcuni casi il cibo non sempre è fresco visti i divieti e lo smercio limitato. Uno degli inviati del programma, infatti, finisce al pronto soccorso per intossicazione.
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