Il Governo che sarà dopo il terremoto provocato dall’uscita di Italia Viva, vedrà tra lunedì è martedì i passaggi chiave
Il Governo che sarà: lunedì è martedì i passaggi chiave. E spunta il partito di Conte a sostegno. Sono diversi gli scenari che possono aprirsi nei prossimi giorni. L’Italia deve andare avanti, soprattutto in un momento così delicato. E per farlo c’è bisogno di un Governo forte che metta appunto il piano per il rilancio attraverso i fondi del Recovery Fund.
Quindi, come vi abbiamo raccontato ieri, si fanno largo alcune ipotesi per il prossimo futuro, in particolare sono 8 gli scenari che si profilano e partono da un terzo mandato per Conte, fino ad arrivare alle elezioni. L’ipotesi più caldeggiata nelle ultime ore vede Giuseppe Conte ancora Premier grazie al sostegno di un gruppo solido di “costruttori” con cui andare avanti fino a fine legislatura, con un patto chiaro e un cronoprogramma ben scandito.
Pd, Movimento 5 Stelle e Leu stanno cercando 161 senatori per liberarsi definitivamente di Matteo Renzi e del suo partito, proseguendo così la legislatura. Lo stesso Di Maio ha rivolto un accorato appello “a tutti i costruttori europei che, come questo governo, in Parlamento nutrono la volontà di dare all’Italia la sua opportunità di ripresa e di riscatto. Insieme, possiamo mantenere la via”.
Quindi, dopo le trattative di queste ore, che presumibilmente andranno avanti per tutto il weekend, appuntamento per la fiducia lunedì alla Camera e martedì al Senato. I pontieri sono al lavoro senza sosta per il piano che non prevede la presenza di Matteo Renzi e del suo partito, anche se per ora senza il sostegno di Italia Viva non ci sono certezze sui numeri.
Ma chi sono i costruttori? Per andare avanti con il Conte 2, serve un avvicendamento. Mattarella ha chiesto a Conte che a sostituire Italia Viva sia un altro gruppo ben riconoscibile. Quindi la ricerca dei 161 Senatori che servono per andare avanti potrebbe terminare con il gruppo Maie che entra a far parte della maggioranza. Si tratta sostanzialmente degli eletti all’estero, a cui si andrebbero ad aggiungere i cosiddetti ‘Responsabili’, guidati da Riccardo Merlo. Il gruppo andrebbe a formare quello che, a detta di molti, sarebbe l’embrione di un partito di Conte.
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